Viadana, il MuVi lancia la sua offerta formativa: 38 progetti per scuole e nidi

VIADANA – 38 progetti formativi indirizzati ai nidi, alle scuole dell’infanzia, alla scuola primaria, alla scuola secondaria di primo grado e al biennio della scuola secondaria di secondo grado: è l’offerta formativa 2025/2026 del MuVi di Viadana che è stata presentata questa sera tutti gli istituti scolastici del territorio viadanese.
I progetti, contenuti in una pubblicazione che è stata consegnata ai presenti, vertono sulla Biblioteca civica per i più piccoli, su letture tematiche, su laboratori del Museo civico dedicati ai fossili, ai profumi o all’antico Egitto. Per i più grandi i temi sono le connessioni emozionali tra libri, musica e cinema.
Insieme all’Assessore alla Cultura e Istruzione, Rossella Bacchi e al Direttore del MuVi, Daniela Sogliani, gli operatori didattici di Kleio (Manuela Amadasi e Ilaria Saviola) e quelli della Biblioteca civica (Monica Martelli e Elena Montù) hanno presentato i vari percorsi didattici per le scuole e le opportunità formative che il MuVi offre al territorio per tutte le scuole.
“Il Museo e la Biblioteca del MuVi non sono soltanto luoghi di conservazione e lettura -ha detto Rossella Bacchi, Assessore alla Cultura e all’Istruzione – ma veri e propri spazi di incontro, crescita e dialogo. La nostra missione è quella di rendere il patrimonio culturale accessibile a tutti, trasformando ogni visita in un’esperienza di conoscenza e partecipazione attiva. Ringrazio tutti gli operatori che con dedizione si dedicano a questi progetti ogni anno”.
“Le attività didattiche proposte sono pensate per pubblici diversi, dalle scuole dell’infanzia agli adolescenti – ha spiegato Daniela Sogliani, Direttore MuVi- e il nostro obiettivo è stimolare la curiosità, favorire l’apprendimento e avvicinare all’arte, alla storia e alla lettura in maniera coinvolgente e consapevole. Laboratori creativi, visite guidate tematiche, percorsi interattivi e progetti speciali contribuiscono a far riscoprire il nostro Polo culturale come un luogo vivo, capace di dialogare con il presente e di offrire strumenti per comprendere il passato”.