VIADANA – Se c’è una ricorrenza che caratterizza il territorio fra il fiume Oglio e il Po quella è senz’altro la notte di Santa Lucia; se c’è un personaggio che più rappresenta lo stesso territorio quello è senz’altro Pedar. Santa Lucia è parte insostituibile del bagaglio culturale della gente di Viadana e dintorni così come lo è Pietro Borettini con la sua arte e le sue opere che spaziano fra la musica, la scrittura, la pittura e la scultura. “La not ch’a riva Santa Lùsia” è un evento pubblico che si propone di combinare questi due elementi coinvolgendo tutta la comunità. A sostenere la serata oltre all’Amministrazione Comunale di Viadana sono la Pro Loco, il Club San Pietro e la Scuola di Musica Giacomo Moro. Musica e lettura si alterneranno sul palco dell’auditorium Gardinazzi martedì 12 Dicembre alle ore 21 in uno spettacolo nel quale anche il pubblico sarà chiamato a fare la sua parte. Grazia Baruffaldi e Simone Coroni racconteranno le storie di Pedar tratte dagli ultimi suoi libri curati da Luigi Cavatorta “Scutmai”, “Dall’alba al tramonto” e il nuovo “Gh’era na volta”; Elena Federici e Cristiano Maramotti, Paolo Bergamaschi e Simone Guiducci, “Fedo” Federici e gli EroiNomadi riproporranno alcune delle sue più celebri canzoni come “Al tango dla vecia frera”, “Ricu”, “La me tera” e “La galina” riarrangiate in diversi generi musicali. Quella fra il 12 e il 13 dicembre per i bambini è una notte di trepida attesa mentre per i più grandi è una notte magica nella quale le reminescenze infantili si intrecciano con le incombenze del quotidiano. Ma Santa Lucia è una festa per tutti e arriva a tutti. Basta preparare una scodella di crusca e farina gialla con l’acqua per l’asinello e poi attendere il suono della campanella. Al risveglio, poi, doni e dolci nelle famiglie fra sorpresa e nostalgia. Le offerte raccolte per la serata andranno alle missioni in Africa di don Andrea Facchetti e fra Paolo Boldrini.