Wainer Mazza e … Wainerino domenica a Castel Goffredo per presentare il libro “Vite parallele”

CASTEL GOFFREDO – Domenica 18 Ottobre a Castel Goffredo si doveva svolgere l‘Antichissima Fiera di San Luca.
Purtroppo a seguito disposizioni del dpcm del 12 Ottobre sono state decisee ulteriori restrizioni a seguito del covid-19.Pertanto il sindaco Achille Prignaca ha ritenuto di sospendere l’evento in programma con bancarelle dedicate al food.
La Pro loco di Castel Goffredo effettuerà a Palazzo-Gonzaga Acerbi alle ore 11,00   la presentazione del libro “Vite Parallele” di Wainer Mazza il cantastorie mantovano che quest’anno festeggia il 45° anno di attività.
Durante la presentazione del libro l’autore si esibirà con il pupazzo Wainerino che racconterà la sua storia e canterà le famose canzoni dialettali.

Chi acquisterà il libro riceverà  una litografia dell’artista mantovano Andrea Jori. Al termine ci sarà un brindisi offerto dalle cantine Virgili e Pata.
L’organizzazione ringrazia Tarcisia Zini Acerbi per la gentile concessione della location.
Inoltre presso la Bancarella del libro usato in piazza Mazzini la Proloco proporrà la Torta Isabella che l’anno scorso venne proposta dalla Pasticceria di Andrea Candrina e che si aggiudicò il concorso e da quest’anno diventa la Torta di San Luca ed è in attesa della De.Co.

IL LIBRO “ VITE PARALLELE ”

Il 45° d’arte di Wainer Mazza si impreziosisce del suo nuovo libro che porta per titolo “ Vite parallele, un percorso di arte e di vita” edito per i tipi di E.Lui editore di Reggiolo ( pag. 160). Una pubblicazione decisamente fuori del comune, originale ed intrigante che il cantastorie di Motteggiana ci presenta con il suo consueto stile leggero e coinvolgente. Grazie ad una invenzione scenica e alla presenza di fantasia di un personaggio che andremo a conoscere, l’autore ci porta alla conoscenza del suo percorso artistico e di vita attraverso un racconto ricco di sorprese ma costellato di agganci alla realtà locali del territorio che da oltre quarant’anni lo vedono indiscusso protagonista. E fin dalle prime pagine scopriamo che il protagonista assoluto della vicenda non è l’autore ma bensì un pupazzo di stoffa che in pratica ne fa le veci , perché si trova, suo malgrado a diventare un ipotetico figlio dello stesso con ( e per forza) dichiarate intenzioni di seguire le orme del padre e sostituirlo quanto prima nella ambiziosa mansione di novello e attuale cantastorie. ( prendete da esempio il Pinocchio delle famose avventure ).

Da qui comincia e si dipana un intreccio di dialoghi, intenzioni, progetti , ambizioni e naturali incomprensioni tra due mondi vissuti con la stessa prospettiva finale ma visti da  due protagonisti che si trovano ad essere legati , inaspettatamente, da un vincolo di parentela così importante e conseguenti responsabilità, soprattutto genitoriali. Responsabilità che, a voler ben vedere, il padre si assume con coscienza, e si fa per dire, mettendo a disposizione del figlio tutte le sue conoscenze ed esperienze e traducendo il tutto con esempi pratici che si materializzano in 20 installazioni ( a colori nella pubblicazione ), tali da diventare anche mostra sotto forma di spettacolo e tale da potere viaggiare autonomamente al di fuori della pubblicazione stessa. Oltre al protagonista  principale che , vi anticipiamo , porta il nome di Wainerino ( guarda caso ? ) il carrozzone di questa vicenda incontra e trasporta con sé una miriade di altri soggetti , luoghi, riferimenti di arte , storia , culture, non solo locali, dialetto soprattutto che, involontariamente  ma fortemente voluti dall’autore,  compongono e accrescono il valore di questo spaccato di arte e di vita dello stesso con l’intenzione di lasciarne significativa  traccia nella comunità mantovana .

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