A ottobre frena il commercio estero, export -2,6%

A ottobre 2020 si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 una diminuzione congiunturale per le esportazioni (-2,6%) e un incremento per le importazioni (+1,7%). Lo rileva l’Istat.
La flessione su base mensile dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie ed è dovuta in particolare al calo delle vendite di beni intermedi (-6,1%) e beni di consumo non durevoli (-1,9%). Dal lato dell’import, aumentano gli acquisti di beni di consumo durevoli (+7,7%), beni strumentali (+5,2%) e beni intermedi (+2,5%), mentre diminuiscono quelli di energia (-2,7%) e beni di consumo non durevoli (-0,5%).
Nel trimestre agosto-ottobre2020, rispetto al precedente, l’export cresce del 16,1%; la crescita, diffusa a tutti i raggruppamenti, è più sostenuta per beni di consumo durevoli (+31,0%), beni strumentali (+21,4%) ed energia (+19,6%). Nello stesso periodo, l’import aumenta su base congiunturale del 10,9%, con gli incrementi maggiori per beni di consumo durevoli (+37,0%) e beni intermedi (+23,3%). In calo soltanto gli acquisti di beni di consumo non durevoli (-6,9%).
A ottobre 2020, l’export torna a registrare una flessione su base annua ampia (-10,0%, da +2,8% di settembre), cui contribuisce il forte calo delle vendite di energia (-47,6%), beni strumentali (-12,3%) e beni di consumo non durevoli (-10,0%). L’import segna una contrazione ancora marcata ma sostanzialmente stabile (-12.4%; era -12,3% a settembre), spiegata soprattutto dal forte calo degli acquisti di energia (-43,3%). Aumentano su base annua gli acquisti di beni intermedi (+11,4%).
(ITALPRESS).