ROMA – Effettuato al Gemelli un intervento di correzione della spina bifida in utero alla ventiseiesima settimana di gravidanza. A realizzarlo è stata un’equipe composta da ginecologi ostetrici e neurochirurghi della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e dell’Università Cattolica. Il bambino, al quale è stato dato il nome di Tommaso, è nato qualche giorno fa e sta bene. Ora proseguirà le cure presso il Centro spina bifida del Gemelli, struttura di riferimento nazionale.
Tommaso era affetto da una grave forma di spina bifida, il mielomeningocele, caratterizzata dalla mancata chiusura del tubo neurale a livello lombosacrale, con protrusione delle meningi e del midollo spinale a tale livello. La correzione chirurgica viene in genere effettuata dopo la nascita, ma questi difetti peggiorano nel corso della gravidanza. Per questo si è optato per una correzione precoce in utero.
“Questo eccezionale intervento – spiega il Policlinico Gemelli – è il risultato del lavoro di un team multidisciplinare che ha saputo coniugare la ricerca sui difetti di chiusura del tubo neurale alla diagnostica e alla chirurgia”. Il bambino è stato operato alla ventiseiesima settimana di gravidanza lo scorso 4 giugno, con una tecnica di open surgery.
E’ il primo intervento di questo tipo effettuato in utero al Gemelli e uno dei primi in Italia. L’equipe del Gemelli nell’estate del 2018 aveva effettuato un training apposito presso l’Università Paulista di San Paolo (Brasile), considerato il centro di riferimento mondiale per questi interventi (oltre 300 quelli all’attivo).
“Le tecniche chirurgiche – commenta Claudia Rendeli, professore aggregato dell’Istituto di Clinica Pediatrica dell’Università Cattolica e responsabile della UOSD di Spina bifida e uropatie malformative del Dipartimento di Scienze della Salute della Donna del Bambino e di Sanità Pubblica del Gemelli, diretto dal professor Eugenio Maria Mercuri – sono fondamentali per la riparazione della lesione, ma molto importante è l’approccio multidisciplinare, vero punto di forza del nostro centro, che segue oltre 1.500 pazienti con spina bifida ed è un punto di riferimento a livello nazionale”.
I difetti del tubo neurale riguardano lo sviluppo del sistema nervoso e interessano circa 1 su 3.000-3.500 nati vivi in Italia. Compaiono molto precocemente, in genere nel primo mese di gravidanza, per questo è importante fare prevenzione assumendo acido folico da almeno tre mesi prima della gravidanza e per tutto il primo trimestre.
(ITALPRESS).
Tommaso era affetto da una grave forma di spina bifida, il mielomeningocele, caratterizzata dalla mancata chiusura del tubo neurale a livello lombosacrale, con protrusione delle meningi e del midollo spinale a tale livello. La correzione chirurgica viene in genere effettuata dopo la nascita, ma questi difetti peggiorano nel corso della gravidanza. Per questo si è optato per una correzione precoce in utero.
“Questo eccezionale intervento – spiega il Policlinico Gemelli – è il risultato del lavoro di un team multidisciplinare che ha saputo coniugare la ricerca sui difetti di chiusura del tubo neurale alla diagnostica e alla chirurgia”. Il bambino è stato operato alla ventiseiesima settimana di gravidanza lo scorso 4 giugno, con una tecnica di open surgery.
E’ il primo intervento di questo tipo effettuato in utero al Gemelli e uno dei primi in Italia. L’equipe del Gemelli nell’estate del 2018 aveva effettuato un training apposito presso l’Università Paulista di San Paolo (Brasile), considerato il centro di riferimento mondiale per questi interventi (oltre 300 quelli all’attivo).
“Le tecniche chirurgiche – commenta Claudia Rendeli, professore aggregato dell’Istituto di Clinica Pediatrica dell’Università Cattolica e responsabile della UOSD di Spina bifida e uropatie malformative del Dipartimento di Scienze della Salute della Donna del Bambino e di Sanità Pubblica del Gemelli, diretto dal professor Eugenio Maria Mercuri – sono fondamentali per la riparazione della lesione, ma molto importante è l’approccio multidisciplinare, vero punto di forza del nostro centro, che segue oltre 1.500 pazienti con spina bifida ed è un punto di riferimento a livello nazionale”.
I difetti del tubo neurale riguardano lo sviluppo del sistema nervoso e interessano circa 1 su 3.000-3.500 nati vivi in Italia. Compaiono molto precocemente, in genere nel primo mese di gravidanza, per questo è importante fare prevenzione assumendo acido folico da almeno tre mesi prima della gravidanza e per tutto il primo trimestre.
(ITALPRESS).