CERNOBBIO (ITALPRESS) – “In Italia siamo partiti tra i primi a lavorare per la produzione dell’idrogeno e questo è un grande vantaggio, abbiamo inoltre una grande tradizione manifatturiera, un grande know how specifico e un grande vantaggio infrastrutturale”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, nel corso della presentazione della ricerca “H2 Italy 2050: una filiera nazionale dell’idrogeno per la crescita e la decarbonizzazione dell’Italia” realizzata in collaborazione con The European House – Ambrosetti, a Cernobbio. “Inoltre, siccome l’idrogeno dovrà essere prodotto in luoghi molto caldi e in cui ci sia tanto spazio, è facile pensare che l’area sahariana sarà quella giusta – ha aggiunto – per questo è molto probabile che in futuro l’Italia sarà il principale hub di transito dell’idrogeno verso l’Europa”.
“L’idrogeno in passato è stato troppo costoso, nel 2002 costava 60 volte il prezzo del petrolio. Oggi costa il doppio del petrolio, ma già tra 5 anni potrebbe costare come il petrolio, quindi tra poco non sarà più costoso – aggiunge Alverà – Anche il tema della pericolosità è falso perchè in alcune applicazioni è meno pericoloso dell’energia fossile. Certo va trattato con le dovute cautele”.
(ITALPRESS).
“L’idrogeno in passato è stato troppo costoso, nel 2002 costava 60 volte il prezzo del petrolio. Oggi costa il doppio del petrolio, ma già tra 5 anni potrebbe costare come il petrolio, quindi tra poco non sarà più costoso – aggiunge Alverà – Anche il tema della pericolosità è falso perchè in alcune applicazioni è meno pericoloso dell’energia fossile. Certo va trattato con le dovute cautele”.
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