ROMA (ITALPRESS) – A marzo l’esplosione della pandemia l’aveva bloccato, a distanza di sei mesi può finalmente aprirsi al pubblico la villa di Alberto Sordi il grande attore romano che aveva scelto le Terme di Caracalla come affaccio verso la sua città. Visitata questa mattina dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, accompagnata dal curatore Alessandro Nicosia, la mostra dedicata “all’americano a Roma” aprirà da domani al pubblico. “Il Centenario – Alberto Sordi 1920-2020” il titolo della mostra, che si svolge nell’anno in cui si celebrano i 100 anni dalla nascita.
L’esposizione si snoda tra i vari ambienti della casa, per la prima volta aperta al pubblico, due tensostrutture di oltre 800 mq create per l’occasione e il Teatro dei Dioscuri al Quirinale: spazi lungo i quali si distende l’intero racconto che ci fa rivivere la lunga carriera dell’attore e allo stesso tempo ci fa scoprire il Sordi privato, attraverso oggetti, immagini, video, abiti, curiosità, documenti inediti. Un’esposizione finalizzata a restituirci il ritratto di un uomo e di un artista, lasciando emergere le sue poliedriche capacità professionali maturate in sessanta anni di carriera – è stato doppiatore, cantante, compositore, musicista, giornalista, attore, sceneggiatore, regista – ma anche la sua personalità, i tratti del suo carattere e il suo modo di essere nella vita pubblica e privata.
“Potremo finalmente entrare a casa di Alberto Sordi – ha detto la sindaca – vedere quali sono i luoghi della sua vita e gli oggetti che hanno caratterizzato il suo essere e la sua capacità di portare sullo schermo la romanità per farci ridere e riflettere sulle caratteristiche dei romani. Insieme alla fondazione possiamo annunciare anche una bella novità che è quella di dedicare in modo permanente la sala teatro, il cinema della casa, alla proiezione di film di Alberto Sordi in modo tale da avere un punto di contatto costante tra la città, l’attore e la sua opera che è davvero preziosa e immortale”. La mostra si apre nel cinema-teatro che si trova all’ingresso della villa per poi proseguire verso la palestra, con il toro meccanico con cui Sordi faceva a gara con gli amici, la bicicletta, con cui andava in giro, la cyclette, e tanti altri attrezzi sportivi, nei saloni, con i bellissimi De Chirico che Sordi aveva acquistato direttamente dal pittore, suo amico. Al piano superiore si potrà vedere il suo studio, allestito così come lui lo aveva lasciato, la sua camera da letto, dove muore nel febbraio 2003, e ancora la curiosa e unica barberia.
(ITALPRESS).
L’esposizione si snoda tra i vari ambienti della casa, per la prima volta aperta al pubblico, due tensostrutture di oltre 800 mq create per l’occasione e il Teatro dei Dioscuri al Quirinale: spazi lungo i quali si distende l’intero racconto che ci fa rivivere la lunga carriera dell’attore e allo stesso tempo ci fa scoprire il Sordi privato, attraverso oggetti, immagini, video, abiti, curiosità, documenti inediti. Un’esposizione finalizzata a restituirci il ritratto di un uomo e di un artista, lasciando emergere le sue poliedriche capacità professionali maturate in sessanta anni di carriera – è stato doppiatore, cantante, compositore, musicista, giornalista, attore, sceneggiatore, regista – ma anche la sua personalità, i tratti del suo carattere e il suo modo di essere nella vita pubblica e privata.
“Potremo finalmente entrare a casa di Alberto Sordi – ha detto la sindaca – vedere quali sono i luoghi della sua vita e gli oggetti che hanno caratterizzato il suo essere e la sua capacità di portare sullo schermo la romanità per farci ridere e riflettere sulle caratteristiche dei romani. Insieme alla fondazione possiamo annunciare anche una bella novità che è quella di dedicare in modo permanente la sala teatro, il cinema della casa, alla proiezione di film di Alberto Sordi in modo tale da avere un punto di contatto costante tra la città, l’attore e la sua opera che è davvero preziosa e immortale”. La mostra si apre nel cinema-teatro che si trova all’ingresso della villa per poi proseguire verso la palestra, con il toro meccanico con cui Sordi faceva a gara con gli amici, la bicicletta, con cui andava in giro, la cyclette, e tanti altri attrezzi sportivi, nei saloni, con i bellissimi De Chirico che Sordi aveva acquistato direttamente dal pittore, suo amico. Al piano superiore si potrà vedere il suo studio, allestito così come lui lo aveva lasciato, la sua camera da letto, dove muore nel febbraio 2003, e ancora la curiosa e unica barberia.
(ITALPRESS).