In particolare, i rapporti tra le diverse componenti, in comunanza di scopi, avrebbero garantito di attingere, in caso di necessità, al sostegno del sodalizio per ottenere presunti vantaggi di varia natura; alla componente criminale di infiltrarsi e condizionare vasti settori della vita sociale dell’Isola, anche nei termini di un accesso privilegiato all’interno dell’amministrazione regionale. In tale contesto, secondo l’ipotesi formulata, soggetti appartenenti al gruppo avrebbero variamente operato ponendosi in relazione di continuità con la cosidetta “Anonima Sequestri” di cui Graziano Mesina ed altri soggetti colpiti dalla misura cautelare erano fra i più noti esponenti: interferendo nei procedimenti decisori dell’amministrazione regionale in particolare nei settori dell’agricoltura e della sanità; intervenendo reiteratamente presso diverse amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento a quelle regionali, al fine di assicurarsi incarichi pubblici, favori o altri interessi ad associati, parenti di questi ultimi o persone gradite al gruppo; favorendo la latitanza di Mesina, poi arrestato dal ROS il 18 dicembre 2021, con il quale il gruppo aveva rapporti diretti eo indiretti; procurando voti in occasione di consultazioni elettorali; nel traffico di sostanze stupefacenti (in particolare marijuana) da commercializzare sul territorio nazionale. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati ingenti somme di denaro in contanti, munizioni, oltre 130 chili di marijuana. Sono state inoltre denunciate in stato di libertà 4 persone per detenzione abusiva di armi e munizioni e sostanze stupefacenti.
Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini e si ricorda che gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.
– Foto: screenshot video ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).