ROMA (ITALPRESS) – “A settembre la scuola riparte. Voglio dirlo in quest’aula e ribadirlo con chiarezza alle famiglie, spesso travolte da toni allarmistici e apocalittici”. Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, lo dice con chiarezza nel corso di un’audizione alla Camera, come a voler zittire definitivamente tutte le polemiche o le “fake news” messe in giro negli ultimi giorni. “Con senso di responsabilità affrontiamo il tema del rientro a scuola. L’obiettivo di settembre è impegnativo e lavoriamo alla ripartenza con spirito di servizio, sforzo organizzativo e guardando oltre l’emergenza, cercando di trovare anche opportunità di miglioramento e di sviluppo”, ha detto sottolineando il massimo impegno dell’esecutivo “per garantire il diritto all’istruzione e il diritto alla salute di tutti coloro che dal mese di settembre saranno chiamati a tornare a scuola. “Da settimane sto girando l’Italia per monitorare i tavoli regionali di lavoro in vista della ripresa di settembre e sto trovando molta collaborazione da parte dei territori, con l’obiettivo di riportare tutti in classe a settembre. La scuola – ha aggiunto – sta facendo squadra, si sta dimostrando compatta, dimostrando resilienza e valore per il Paese e credo che la politica dovrebbe fare altrettanto. Serve tanta responsabilità”.
Quanto alle risorse, “abbiamo messo a disposizione degli enti locali 330 milioni per l’edilizia leggera, finanziato 5.664 enti che stanno realizzano gli interventi e lanciato una gara per i banchi monoposto. Lo Stato, per la prima volta, si è presa la responsabilità di aiutare le scuole a migliorare gli arredi. Ci hanno chiesto 2,4 milioni di banchi, il che dimostra che di questi arredi c’era bisogno e lo Stato finalmente interviene”, ha concluso il ministro.
(ITALPRESS).
Quanto alle risorse, “abbiamo messo a disposizione degli enti locali 330 milioni per l’edilizia leggera, finanziato 5.664 enti che stanno realizzano gli interventi e lanciato una gara per i banchi monoposto. Lo Stato, per la prima volta, si è presa la responsabilità di aiutare le scuole a migliorare gli arredi. Ci hanno chiesto 2,4 milioni di banchi, il che dimostra che di questi arredi c’era bisogno e lo Stato finalmente interviene”, ha concluso il ministro.
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