ROMA (ITALPRESS) – La crescita del PIL in termini reali a livello mondiale (esclusa l’area dell’euro) si è indebolita nella prima metà del 2019, sebbene intorno alla fine dell’anno abbiano iniziato a manifestarsi alcuni segnali di stabilizzazione. Per il terzo trimestre del 2019 la crescita del PIL dell’area dell’euro in termini reali si è confermata allo 0,2% sul periodo precedente, invariata rispetto al secondo trimestre. Lo si legge nel Bollettino della Bce. Questa valutazione trova sostanzialmente riscontro nelle proiezioni macroeconomiche di dicembre 2019 formulate dagli esperti dell’Eurosistema per l’area dell’euro. Le proiezioni indicano una crescita annua del PIL in termini reali dell’1,2% nel 2019, dell’1,1% nel 2020 e dell’1,4% nel 2021 e nel 2022. Rispetto all’esercizio condotto a settembre 2019 dagli esperti della BCE, le prospettive per l’espansione del PIL in termini reali per il 2020 sono state lievemente riviste al ribasso. I rischi per le prospettive di crescita dell’area, connessi a fattori geopolitici, al crescente protezionismo e alle vulnerabilità nei mercati emergenti, restano orientati al ribasso, sebbene siano ora lievemente meno marcati. Ci si attende che nell’area dell’euro l’orientamento complessivo delle politiche di bilancio rimanga moderatamente espansivo nel 2020, dando così sostegno all’attività economica.
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