ROMA (ITALPRESS) – “Non sono così convinto che questo governo cada, ma se cadrà la cosa più probabile mi sembra un altro esecutivo nell’ambito della stessa maggioranza. Ovviamente non ne sono contento, la sinistra è portatrice di valori e programmi incompatibili con i nostri. Però c’è un altro aspetto che mi preoccupa ancora di più. Questa volta sono io a dire “fate presto”, come nel 2012 gridava qualche titolo di giornale, ansioso di sostituire il nostro governo, l’ultimo fino ad oggi scelto dagli italiani alle urne”. Lo dice in un’intervista al Giornale il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
“Trovo francamente avvilente che, mentre la pandemia miete vittime ogni giorno, l’economia è in ginocchio, il Paese bloccato, c’è una campagna vaccinale di proporzioni mai viste da organizzare, bisogna predisporre un piano credibile per l’utilizzo del Recovery Fund, la politica italiana sia concentrata su manovre parlamentari, tattiche di palazzo, discussioni interne ai partiti della maggioranza”, aggiunge.
Secondo Berlusconi “la via d’uscita più lineare sarebbe naturalmente quella di ridare la parola agli italiani. Temo che l’emergenza Covid la renda problematica, perchè si determinerebbe una lunga paralisi mentre occorre assumere delle decisioni urgenti. Per andare al voto sarebbe necessario trovare un accordo fra i partiti, prima di sciogliere le Camere, per prendere insieme alcune decisioni urgenti, come quelle sul Recovery Fund. C’è poi l’aspetto sanitario: è possibile svolgere la campagna elettorale e le operazioni di voto senza far dilagare i contagi? Su questo la risposta spetta agli operatori sanitari. Il Capo dello Stato, nel caso, lo terrà presente”.
(ITALPRESS).
“Trovo francamente avvilente che, mentre la pandemia miete vittime ogni giorno, l’economia è in ginocchio, il Paese bloccato, c’è una campagna vaccinale di proporzioni mai viste da organizzare, bisogna predisporre un piano credibile per l’utilizzo del Recovery Fund, la politica italiana sia concentrata su manovre parlamentari, tattiche di palazzo, discussioni interne ai partiti della maggioranza”, aggiunge.
Secondo Berlusconi “la via d’uscita più lineare sarebbe naturalmente quella di ridare la parola agli italiani. Temo che l’emergenza Covid la renda problematica, perchè si determinerebbe una lunga paralisi mentre occorre assumere delle decisioni urgenti. Per andare al voto sarebbe necessario trovare un accordo fra i partiti, prima di sciogliere le Camere, per prendere insieme alcune decisioni urgenti, come quelle sul Recovery Fund. C’è poi l’aspetto sanitario: è possibile svolgere la campagna elettorale e le operazioni di voto senza far dilagare i contagi? Su questo la risposta spetta agli operatori sanitari. Il Capo dello Stato, nel caso, lo terrà presente”.
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