ROMA – (ITALPRESS) – “Con la pandemia, l’Europa è tornata a essere vicina al cittadino, non solo con il Pnrr. Anche nei momenti di difficoltà come quelli legati al Covid si possono trovare delle cose positive, è stato spazzato via il qualunquismo e il pressapochismo del Movimento 5 Stelle”. Lo ha affermato Alessandro Cattaneo, responsabile nazionale Dipartimenti di Forza Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.
“Sta tornando il tempo della competenza, della serietà e dell’affidabilità e Mario Draghi è la sintesi di tutto ciò. Garantismo, europeismo in senso buono, liberali e dichiaratamente riferiti a valori cristiani è il nostro posizionamento”, ha aggiunto.
“I nostri alleati dovrebbero sentire più spesso la responsabilità di una coalizione invece si sentono troppo spesso confinati a leader dei loro partiti – ha spiegato Cattaneo -. Dovrebbero avere un pò di quello spirito federatore che Berlusconi ha sempre avuto. Lui è ancora il nostro federatore. Sotto la sua egida anche Salvini e Meloni hanno ritrovato un’unità che sembrava molto lontana”. Sulle manifestazioni no green pass sposa la linea del presidente della Repubblica: “Ho condiviso le parole di Mattarella, è sacrosanta la libertà di espressione, ma chi protesta sta privando i commercianti della loro libertà di tenere aperte le attività e costringono i milanesi a vivere male. Lasciamo il 90% degli italiani libero di vivere. Per noi il green pass è un certificato sanitario, se non ci fosse come se non ci fossero i vaccini, ci sarebbe il lockdown. E’ uno strumento in più che sta dimostrando la sua efficacia anche se sono d’accordo sul fatto che deve avere un limite di durata”.
Per Cattaneo “la manovra ha un ottimo impianto perchè sposa idee liberali, è fatta per crescere e non per ridistribuire. Cosa non mi piace? Il Reddito di cittadinanza non è stato rivisto abbastanza. I due terzi di non occupabili vanno sotto la voce welfare, l’altro terzo invece non ha bisogno del reddito di cittadinanza. Ricordo che Salvini lo ha votato il Reddito di Cittadinanza, io no, sono coerente. Draghi non lo ha tolto solo per motivi di realpolitik”.
Cattaneo vorrebbe Silvio Berlusconi al Quirinale e ne spiega i motivi: “Secondo me si va al voto a marzo 2023, a fine legislatura, perchè stiamo facendo cose buone. Vedrei benissimo Berlusconi al Colle. Le condizioni ci sono. E’ un punto di riferimento solido oggi. Finchè Mattarella è in carica evitiamo di entrare nell’agone del dibattito politico, ma al di là di tutto Berlusconi è una straordinaria risorsa di questo Paese”.
(ITALPRESS).
“Sta tornando il tempo della competenza, della serietà e dell’affidabilità e Mario Draghi è la sintesi di tutto ciò. Garantismo, europeismo in senso buono, liberali e dichiaratamente riferiti a valori cristiani è il nostro posizionamento”, ha aggiunto.
“I nostri alleati dovrebbero sentire più spesso la responsabilità di una coalizione invece si sentono troppo spesso confinati a leader dei loro partiti – ha spiegato Cattaneo -. Dovrebbero avere un pò di quello spirito federatore che Berlusconi ha sempre avuto. Lui è ancora il nostro federatore. Sotto la sua egida anche Salvini e Meloni hanno ritrovato un’unità che sembrava molto lontana”. Sulle manifestazioni no green pass sposa la linea del presidente della Repubblica: “Ho condiviso le parole di Mattarella, è sacrosanta la libertà di espressione, ma chi protesta sta privando i commercianti della loro libertà di tenere aperte le attività e costringono i milanesi a vivere male. Lasciamo il 90% degli italiani libero di vivere. Per noi il green pass è un certificato sanitario, se non ci fosse come se non ci fossero i vaccini, ci sarebbe il lockdown. E’ uno strumento in più che sta dimostrando la sua efficacia anche se sono d’accordo sul fatto che deve avere un limite di durata”.
Per Cattaneo “la manovra ha un ottimo impianto perchè sposa idee liberali, è fatta per crescere e non per ridistribuire. Cosa non mi piace? Il Reddito di cittadinanza non è stato rivisto abbastanza. I due terzi di non occupabili vanno sotto la voce welfare, l’altro terzo invece non ha bisogno del reddito di cittadinanza. Ricordo che Salvini lo ha votato il Reddito di Cittadinanza, io no, sono coerente. Draghi non lo ha tolto solo per motivi di realpolitik”.
Cattaneo vorrebbe Silvio Berlusconi al Quirinale e ne spiega i motivi: “Secondo me si va al voto a marzo 2023, a fine legislatura, perchè stiamo facendo cose buone. Vedrei benissimo Berlusconi al Colle. Le condizioni ci sono. E’ un punto di riferimento solido oggi. Finchè Mattarella è in carica evitiamo di entrare nell’agone del dibattito politico, ma al di là di tutto Berlusconi è una straordinaria risorsa di questo Paese”.
(ITALPRESS).