Per vincere servirà un’Inter che scenda in campo “cercando di essere la miglior versione di sè in quel giorno – continua Chivu – Voglio dei giocatori che entrino in campo con responsabilità ma senza dimenticare che devono divertirsi e avere piacere in quello che fanno. A me non importa chi segna ma chi fa assist, chi si sacrifica, chi capisce i momenti, che si alzi l’asticella per portare a casa il risultato”. Visti gli impegni ravvicinati, potrebbe esserci un pò di turnover. “Non ho scaramanzie, faccio quello che reputo che sia giusto nella gestione di un gruppo di giocatori – ribatte Chivu – Soprattutto nelle settimane dove si gioca ogni tre giorni. E non esiste una regola che un portiere giochi in Champions e uno in campionato, mi baserò sulle mie sensazioni”, aggiunge sul ballottaggio Sommer-Martinez.
“Non voglio egoismo ma massima disponibilità e l’intelligenza di capire l’importanza di ognuno di loro. Nessuno si deve sentire a suo agio, tutti devono farsi trovare pronti a prescindere dalle mie scelte. Ma questi giocatori si sono calati subito nelle nostre idee e nella nostra metodologia”, assicura Chivu, che per domani dovrà fare a meno di un Thuram forse impiegato troppo. “Marcus a Cagliari è uscito dopo un’ora, per lo Slavia vedevo in lui e Lautaro la coppia che avrebbe creato problemi alla loro organizzazione difensiva. Si divertiva, stava bene, purtroppo l’infortunio è sempre dietro l’angolo. Ci dispiace perderlo ma è un infortunio non gravissimo. Chi gioca domani con Lautaro? Un’idea ce l’ho, al 90% ho deciso ma non posso dirvelo”, lascia tutti in sospeso il tecnico.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).