“Nel complesso, le politiche di bilancio nel 2024 dovrebbero garantire la sostenibilità del debito a medio termine e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri”, sottolinea la Commissione, che spiega come “la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita, che prevede una deviazione temporanea dai requisiti di bilancio normalmente applicati in caso di grave recessione economica, sarà disattivata alla fine del 2023”. Riprenderanno quindi le raccomandazioni specifiche per Paese sulla politica di bilancio.
E’ in corso un confronto sulla riforma della governance economica, basato sugli orientamenti della Commissione presentati nel novembre 2022. “Finchè non entrerà in vigore un nuovo quadro di governance economica e alla luce della nuova realtà post-pandemia, non è opportuno tornare alla sola attuazione delle regole del Patto di stabilità e crescita in vigore prima dell’attivazione della clausola di salvaguardia generale nel 2020 – spiega la Commissione -. Dato che non è ancora stato istituito un nuovo quadro giuridico, basato sull’esito dell’attuale revisione della governance economica, continua ad applicarsi l’attuale sistema di regole. Allo stesso tempo, per consentire un ponte efficace verso le future regole di bilancio e per tenere conto delle sfide attuali, alcuni elementi degli orientamenti di riforma della Commissione che sono coerenti con l’attuale legislazione potrebbero già essere incorporati nel ciclo di sorveglianza di bilancio”.
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(ITALPRESS).