“In particolare – spiega Palazzo Chigi in una nota -, il commissario potrà agire sulle aree territoriali a rischio elevato e potrà sbloccare interventi di breve periodo come sfangamento e sghiaiamento degli invasi di raccolta delle acque, aumento della capacità degli invasi, gestione e utilizzo delle acque reflue, mediazione in caso di conflitti tra regioni ed enti locali in materia idrica, ricognizione del fabbisogno idrico nazionale.
Sono in corso le valutazioni tecniche per formalizzare la soluzione definitiva”.
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(ITALPRESS).