“L’emendamento è del Parlamento, ma reputo si debba fare una riflessione sulla cosiddetta App18 che così com’è mostra criticità”, spiega Sangiuliano all’Italpress.
“E’ necessario – continua il ministro – ridefinirla e rinominarla, affinchè questo strumento diventi realmente una modalità di consumi culturali per i giovani orientandoli alla lettura di libri, alla visita di mostre, ai corsi di lingua e alla musica. Penso che vada introdotta una soglia ISEE che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati”.
“Inoltre occorre mettere a punto un vero meccanismo anti-truffe, e bisogna riperimetrare gli ambiti di utilizzo a consumi davvero culturali, evitando aspetti grotteschi. Su tutto ciò intendo lavorare insieme agli operatori del mondo della cultura per migliorare il sistema. Auspico – conclude il ministro Sangiuliano – che nasca una vera Carta della Cultura per i giovani”.
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(ITALPRESS).