ROMA (ITALPRESS) – L’innovazione tecnologica nel campo delle nuove energie, per garantire una transizione energetica equa e sostenibile: è uno dei focus della decima edizione di “Maker Faire Rome – The European Edition”, in programma a Roma dal 7 al 9 ottobre. Per il terzo anno consecutivo, la fiera dell’innovazione sarà ospitata da Eni nell’area del Gazometro, “uno spazio che rappresenta un esempio di circolarità, una proiezione verso il futuro di quelli che erano modelli di business non più attuali”, spiega Monica Spada, responsabile ricerca e innovazione tecnologica di Eni. “Essere qui vuol dire raccontare l’impegno di Eni nella ricerca e nell’innovazione, un impegno a 360 gradi per sviluppare tutte le leve di decarbonizzazione e portarle alla realtà, attraverso progetti ed iniziative concrete”, sottolinea.
Ma è anche uno spazio dove “rafforzare le partnership con tutto l’ecosistema dell’innovazione: ci avvaliamo già di collaborazioni sinergiche con 70 università e centri ricerche, in Italia e all’estero, e lavoriamo a stretto contatto con start up e con gli spunti che arrivano dal mercato”. Inoltre “inauguriamo l’Eni 2050 Lab, uno spazio dove portare avanti un progetto di ricerca integrata di filiera con player industriali e università e dove raccontarci attraverso le nostre tecnologie per il futuro”.
Per Eni, l’innovazione e la ricerca rappresentano “una leva strategica di creazione di valore: sono uno dei nostri ‘pillar’ per raggiungere i nostri obiettivi di business di decarbonizzazione di lungo termine”, sottolinea.
Tra i progetti geniali che anticipano il futuro e migliorano la qualità della vita delle persone, “recentemente abbiamo avuto esperienza di cosa vuol dire accelerare e usare la tecnologia per salvare vite” con i vaccini che “hanno migliorato le nostre aspettative di vita”. Poi “i computer, che possono aiutarci a trovare soluzioni inaspettate, o i satelliti, che ci aiutano nella comunicazione o con i meteo”, ma anche oggetti più comuni, “che si trovano in tutte le case, come ad esempio la lavatrice, che secondo molti studi ha migliorato la qualità della vita della donna”.
L’innovazione e la sostenibilità sono i valori di Eni sin dalla sua nascita. “Un innovatore è sicuramente il nostro fondatore, Enrico Mattei, un italiano visionario: negli anni Sessanta portò avanti una rivoluzione energetica basata su concetti di sostenibilità, ben prima che diventassero linguaggio comune. Basandosi sul rispetto portò avanti dei rapporti che per l’epoca erano ‘spiazzantì con i paesi produttori: erano fondati su un rapporto reciproco, un’alleanza di lungo termine tra chi investe sulla risorsa e chi la possiede, affinchè questo rapporto simbiotico portasse benefici a tutti – sottolinea -. Su questa base c’è la nostra mission: portare energia a tutti in modo sostenibile ed avere una transizione equa che consenta di continuare a progredire anche a lungo termine”.
Con questo spirito, durante l’evento, in uno dei gazometri dismessi e riqualificati di questo “distretto dell’innovazione”, i visitatori potranno osservare da vicino l’installazione realizzata da Eni che mostra la fusione a confinamento magnetico, una delle tecnologie più innovative del suo percorso di decarbonizzazione.
L’installazione (un progetto di CRA – Carlo Ratti Associati e Italo Rota) riproduce in chiave concettuale un prototipo di reattore chiamato “Tokamak”, con cui si punta a riprodurre sulla Terra la stessa energia che alimenta le stelle, una forma di energia più pulita, più sicura e virtualmente illimitata. Si tratta di una tappa fondamentale nel percorso di Eni verso la ‘just transition’, una transizione energetica equa non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico e sociale, resa possibile proprio grazie all’innovazione tecnologica che è il motore del “Maker Faire”.
Ma è anche uno spazio dove “rafforzare le partnership con tutto l’ecosistema dell’innovazione: ci avvaliamo già di collaborazioni sinergiche con 70 università e centri ricerche, in Italia e all’estero, e lavoriamo a stretto contatto con start up e con gli spunti che arrivano dal mercato”. Inoltre “inauguriamo l’Eni 2050 Lab, uno spazio dove portare avanti un progetto di ricerca integrata di filiera con player industriali e università e dove raccontarci attraverso le nostre tecnologie per il futuro”.
Per Eni, l’innovazione e la ricerca rappresentano “una leva strategica di creazione di valore: sono uno dei nostri ‘pillar’ per raggiungere i nostri obiettivi di business di decarbonizzazione di lungo termine”, sottolinea.
Tra i progetti geniali che anticipano il futuro e migliorano la qualità della vita delle persone, “recentemente abbiamo avuto esperienza di cosa vuol dire accelerare e usare la tecnologia per salvare vite” con i vaccini che “hanno migliorato le nostre aspettative di vita”. Poi “i computer, che possono aiutarci a trovare soluzioni inaspettate, o i satelliti, che ci aiutano nella comunicazione o con i meteo”, ma anche oggetti più comuni, “che si trovano in tutte le case, come ad esempio la lavatrice, che secondo molti studi ha migliorato la qualità della vita della donna”.
L’innovazione e la sostenibilità sono i valori di Eni sin dalla sua nascita. “Un innovatore è sicuramente il nostro fondatore, Enrico Mattei, un italiano visionario: negli anni Sessanta portò avanti una rivoluzione energetica basata su concetti di sostenibilità, ben prima che diventassero linguaggio comune. Basandosi sul rispetto portò avanti dei rapporti che per l’epoca erano ‘spiazzantì con i paesi produttori: erano fondati su un rapporto reciproco, un’alleanza di lungo termine tra chi investe sulla risorsa e chi la possiede, affinchè questo rapporto simbiotico portasse benefici a tutti – sottolinea -. Su questa base c’è la nostra mission: portare energia a tutti in modo sostenibile ed avere una transizione equa che consenta di continuare a progredire anche a lungo termine”.
Con questo spirito, durante l’evento, in uno dei gazometri dismessi e riqualificati di questo “distretto dell’innovazione”, i visitatori potranno osservare da vicino l’installazione realizzata da Eni che mostra la fusione a confinamento magnetico, una delle tecnologie più innovative del suo percorso di decarbonizzazione.
L’installazione (un progetto di CRA – Carlo Ratti Associati e Italo Rota) riproduce in chiave concettuale un prototipo di reattore chiamato “Tokamak”, con cui si punta a riprodurre sulla Terra la stessa energia che alimenta le stelle, una forma di energia più pulita, più sicura e virtualmente illimitata. Si tratta di una tappa fondamentale nel percorso di Eni verso la ‘just transition’, una transizione energetica equa non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico e sociale, resa possibile proprio grazie all’innovazione tecnologica che è il motore del “Maker Faire”.
– foto xi2/Italpress –
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