ROMA (ITALPRESS) – Garantire la ripresa delle attivita’, successiva alla fase di lockdown, assicurando allo stesso tempo la tutela della salute dei lavoratori e dell’utenza. E’ questo l’obiettivo dei due nuovi documenti tecnici sui settori della ristorazione e delle attivita’ ricreative di balneazione pubblicati sul sito dell’Inail, che li ha realizzati in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanita’ per fornire al decisore politico elementi di valutazione sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del nuovo Coronavirus nella fase 2 dell’emergenza sanitaria. Nel settore della ristorazione, ad assumere un aspetto di grande complessita’ e’ la questione del distanziamento sociale. Durante il servizio, infatti, non e’ evidentemente possibile l’uso di mascherine da parte dei clienti. Lo stazionamento protratto, inoltre, in caso di soggetti infetti da Sars-CoV-2 puo’ contaminare superfici come stoviglie e posate. Un altro aspetto di rilievo e’ il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali confinati, anche in relazione ai servizi igienici, che spesso sono privi di possibilita’ di aerazione naturale.
Il Documento Inail-Iss raccomanda, tra l’altro, “di rimodulare la disposizione dei tavoli e dei posti a sedere, definendo un limite massimo di capienza predeterminato che preveda uno spazio di norma non inferiore a quattro metri quadrati per ciascun cliente, fatta salva la possibilita’ di adottare altre misure organizzative, come per esempio le barriere divisorie”. La prenotazione obbligatoria viene indicata come ulteriore strumento di prevenzione, utile anche per evitare assembramenti di persone in attesa fuori dal locale. Nel Documento relativo al settore della balneazione, viene indicata una strategia di gestione del rischio che tenga conto di vari aspetti, che riguardano il sistema integrato delle infrastrutture collegate con la meta di balneazione, gli stabilimenti e le spiagge libere. “Determinare l’area utilizzabile dai bagnanti richiede inoltre valutazioni specifiche, perche’ le aree costiere sono molto differenti tra loro. Si ritiene quindi opportuna l’adozione da parte delle autorita’ locali di piani che permettano di prevenire l’affollamento delle spiagge, anche tramite l’utilizzo di tecnologie innovative”, si legge nel documento.
Per consentire un accesso contingentato agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate, viene suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie.
(ITALPRESS).
Il Documento Inail-Iss raccomanda, tra l’altro, “di rimodulare la disposizione dei tavoli e dei posti a sedere, definendo un limite massimo di capienza predeterminato che preveda uno spazio di norma non inferiore a quattro metri quadrati per ciascun cliente, fatta salva la possibilita’ di adottare altre misure organizzative, come per esempio le barriere divisorie”. La prenotazione obbligatoria viene indicata come ulteriore strumento di prevenzione, utile anche per evitare assembramenti di persone in attesa fuori dal locale. Nel Documento relativo al settore della balneazione, viene indicata una strategia di gestione del rischio che tenga conto di vari aspetti, che riguardano il sistema integrato delle infrastrutture collegate con la meta di balneazione, gli stabilimenti e le spiagge libere. “Determinare l’area utilizzabile dai bagnanti richiede inoltre valutazioni specifiche, perche’ le aree costiere sono molto differenti tra loro. Si ritiene quindi opportuna l’adozione da parte delle autorita’ locali di piani che permettano di prevenire l’affollamento delle spiagge, anche tramite l’utilizzo di tecnologie innovative”, si legge nel documento.
Per consentire un accesso contingentato agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate, viene suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie.
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