TORINO (ITALPRESS) – I gruppi Fca e Psa, in una nota confermano di star progettando di unire le forze per creare un leader mondiale in una nuova era della mobilità sostenibile.
Dopo le indiscrezioni di martedì sera e la conferma dei colloqui arrivata ieri, le due società rendono noto che le discussioni in corso aprono la strada alla creazione di un nuovo gruppo di dimensioni e risorse globali, detenuto al 50% dagli azionisti di Groupe PSA e al 50% dagli azionisti di FCA.
La società risultante dalla fusione farà leva sulla sua forza nella ricerca e sviluppo e sul suo ecosistema globale per accelerare l’innovazione e affrontare queste sfide con agilità ed efficienza negli investimenti. L’aggregazione creerebbe il quarto costruttore automobilistico al mondo per vendite annuali per 8,7 milioni di veicoli.
Inizialmente la società risultante dalla fusione beneficerebbe di margini tra i più elevati nei mercati ove presente, sulla base della solidità di FCA in Nord America e in America Latina e quella di Groupe PSA in Europa. Sinergie annuali a breve termine del nuovo gruppo sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti.
(ITALPRESS).
Dopo le indiscrezioni di martedì sera e la conferma dei colloqui arrivata ieri, le due società rendono noto che le discussioni in corso aprono la strada alla creazione di un nuovo gruppo di dimensioni e risorse globali, detenuto al 50% dagli azionisti di Groupe PSA e al 50% dagli azionisti di FCA.
La società risultante dalla fusione farà leva sulla sua forza nella ricerca e sviluppo e sul suo ecosistema globale per accelerare l’innovazione e affrontare queste sfide con agilità ed efficienza negli investimenti. L’aggregazione creerebbe il quarto costruttore automobilistico al mondo per vendite annuali per 8,7 milioni di veicoli.
Inizialmente la società risultante dalla fusione beneficerebbe di margini tra i più elevati nei mercati ove presente, sulla base della solidità di FCA in Nord America e in America Latina e quella di Groupe PSA in Europa. Sinergie annuali a breve termine del nuovo gruppo sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti.
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