In Giordania sono stati arrestati e sarebbe ai domiciliari l’ex principe ereditario principe Hamzah bin Hussein sospettato di complotto contro il re. L’agenzia ufficiale giordana Petra nega l’arresto del principe, ma parla di un interrogatorio: “Al principe è stato chiesto di interrompere ogni attività dannosa per lo Stato”.
Hamzah bin Hussein e una ventina di altre persone sarebbero state arrestate perché sospettate di voler estromettere il suo fratellastro, re Abdallah II, in un complotto definito dalle autorità “una minaccia alla stabilità del Paese”.
Hamza è il figlio della regina Noor, ultima moglie di re Hussein: è stato principe ereditario prima che il padre passasse il titolo ad Abdallah, figlio della seconda moglie Muna al Hussein.
I contorni della vicenda non sono ancora del tutto chiari in base alle prime informazioni che arrivano dal regno hashemita.
Tra i nomi eccellenti finiti agli arresti – come confermato dalla agenzia governativa – figurano Sharif Hassan Bin Zaid e Basem Ibrahim Awadallah, due alti funzionari legati alla Casa reale.
Il primo – hanno ricordato i media – è stato ambasciatore giordano in Arabia Saudita e anche legato al principe Ali Ben Hussein, fratello del re. Il secondo è stato a lungo confidente di re Abdallah e anche ministro delle finanze dopo aver ricoperto il ruolo di capo ufficio della Casa reale.
Fonti di intelligence locali hanno invece riferito al Washington Post di una “cospirazione complessa e di vasta portata” che avrebbe coinvolto, oltre a esponenti della famiglia reale e dei servizi segreti, alcuni leader tribali fedeli a Hamza.