Sui verdetti attesi a maggio dalle agenzie di rating, e in particolare da Moody’s che già colloca i BTp all’ultimo scalino fra i titoli sicuri, Giorgetti “non vede ragioni oggettive per cambiare al ribasso il giudizio, visto che economia italiana e conti pubblici vanno meglio di quel che si pensava in autunno”.
Patto di stabilità e fari accesi sul debito rendono però più stringente la revisione di Pnrr e Piano nazionale complementare, perchè “non farò mai emettere BTp con interessi al 4 o al 5% per finanziare gli stadi”. E aumenta l’urgenza di misure per provare a invertire la rotta demografica in declino: «Non c’è riforma delle pensioni compatibile con gli attuali tassi di natalità italiani” avverte Giorgetti.
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