VENEZIA (ITALPRESS) – Cinquantanove i film rappresentati, presenza italiana da record con 5 film in concorso e 3 fuori concorso e il ritorno in forza delle star americane: queste le grandi promesse della 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in programma dall’1 all’11 settembre 2021 al Lido di Venezia. Il concorso Venezia 78 sfodera le migliori armi del cinema italiano, tra grandi maestri e piacevoli conferme: America Latina dei fratelli D’Innocenzo, Il Buco di Michelangelo Frammartino a 11 anni da Le Quattro volte, Freaks Out di Gabriele Mainetti, scritto con Nicola Guaglianone come Lo Chiamavano Jeeg Robot, Qui rido io di Mario Martone che torna a Venezia con un film su Eduardo Scarpetta e il teatro napoletano e infine E’ stata la mano di Dio, film confessione di Paolo Sorrentino. Fuori concorso ancora cinema italiano, ben 3 i titoli: Il bambino nascosto di Roberto Andò, Aria Ferma di Leonardo Di Costanzo e La scuola cattolica di Stefano Mordini.
Programma pienissimo per la vera edizione della ripartenza cinematografica per Venezia, come sottolinea il direttore Artistico Alberto Barbera: “Ci eravamo illusi che l’edizione 2020 fosse l’inizio di tutto ma non è stato così. Ci ha sorpreso la qualità media che è complessivamente più alta del solito, come se la pandemia fosse servita a stimolare la creatività di tutti” dichiara speranzoso. Dal punto di vista tecnico, Roberto Cicutto, presidente della Biennale ci tiene a sottolineare: “siamo riusciti a fare la Mostra in presenza con un protocollo che ha funzionato l’anno scorso – ricorda – per quest’anno speravamo in qualcosa di più rilassato ma anche con vaccini e greenpass le restrizioni rimangono uguali: su una capienza nelle sale del Lido di circa 8000 posti siamo di nuovo a 4000”.
Annunciato a Sezioni unificate (Mostra, Sic e Giornate) un omaggio al cineasta Citto Maselli, previsto per il 5 settembre con proiezione del restauro di Storia d’Amore.
(ITALPRESS).
Programma pienissimo per la vera edizione della ripartenza cinematografica per Venezia, come sottolinea il direttore Artistico Alberto Barbera: “Ci eravamo illusi che l’edizione 2020 fosse l’inizio di tutto ma non è stato così. Ci ha sorpreso la qualità media che è complessivamente più alta del solito, come se la pandemia fosse servita a stimolare la creatività di tutti” dichiara speranzoso. Dal punto di vista tecnico, Roberto Cicutto, presidente della Biennale ci tiene a sottolineare: “siamo riusciti a fare la Mostra in presenza con un protocollo che ha funzionato l’anno scorso – ricorda – per quest’anno speravamo in qualcosa di più rilassato ma anche con vaccini e greenpass le restrizioni rimangono uguali: su una capienza nelle sale del Lido di circa 8000 posti siamo di nuovo a 4000”.
Annunciato a Sezioni unificate (Mostra, Sic e Giornate) un omaggio al cineasta Citto Maselli, previsto per il 5 settembre con proiezione del restauro di Storia d’Amore.
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