Rugby, l’Italia del mantovano Moretti batte il Galles 22-21 a Cardiff nel Sei Nazioni

CARDIFF (GALLES)  Impresa italiana a Cardiff nell’ultima giornata del Sei Nazioni. Per la prima volta nella storia, la nazionale azzurra, i cui avanti sono allenati dal mantovano Andrea Moretti, vince in Galles per 22-21 al termine di una prestazione commovente coronata dalla meta di Padovani dopo una giocata da urlo di Capuozzo e la trasformazione nel ‘tempo rossò per il sorpasso definitivo. La squadra di Crowley, che veniva da 36 sconfitte di fila nel Torneo, ripartiva dal bel secondo tempo contro la Scozia e dalle due mete proprio dell’esordiente Capuozzo, schierato titolare, impattando nel migliore dei modi la sfida al “Principality Stadium”. Nel giorno della presenza numero 150 per Alun Wyn Jones (primo della storia per il suo Paese) e di quella numero 100 per Biggar, gli azzurri muovono il punteggio con due calci di punizione di Garbisi e Padovani tra 13′ e 16′ per issarsi sullo 0-6. Il Galles reagisce, la difesa italiana regge benissimo per oltre venti minuti ma al primo errore viene punita da Watkin, che trova lo spazio per incunearsi e trasformare facilmente la propria metà per il sorpasso sul 7-6. Ma la risposta di Lamaro e compagni è immediata: nuova doppietta di punizioni con calci chirurgici prima di Garbisi e poi di Padovani, l’Italia si issa sul 7-12 e chiude il primo tempo in vantaggio, sfiorando addirittura la meta al 40’. I padroni di casa approcciano nel migliore dei modi la ripresa con la meta di Lake, cui Biggar aggiunge due punti ma gli azzurri rispondono con Garbisi dalla piazzola per il 14-15. L’Italia sogna il colpaccio, ma al 68′ un paio di placcaggi sbagliati spianano la strada a Josh Adams, poi ancora Biggar con il piede per il 21-15. Ma in un pomeriggio speciale, la squadra azzurra ha ancora qualche jolly da spendere. Nell’ultima azione, Capuozzo trova il varco giusto da lontanissimo e si lancia in campo aperto, prima di servire Padovani che schiaccia in mezzo ai pali: la trasformazione di Garbisi è poco più che una formalità per il 21-22, poi la giusta e meritata festa per un trionfo contro i Dragoni che chiude in bellezza il Sei Nazioni azzurro.
(ITALPRESS).