VERONA – Un’annata speciale quella del 2021 per il vino e un Vinitaly altrettanto speciale, in attesa della 54ma edizione di aprile 2022, già sold-out. Ma guai a pensare che si tratti di una manifestazione sottotono o minore, come dimostra la presenza all’inaugurazione del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Vinitaly e Verona si riconferma insieme al Veneto capitale del vino a livello internazionale. Abbiamo prodotto un pò meno passando da 14 a 12 milioni di quintali, ma stiamo facendo grande qualità. La nostra è la prima regione d’Italia per produzione di vino, con 11 milioni di ettolitri ed è il quarto esportatore mondiale, per un valore di 2,23 miliardi”, ha detto Zaia.
Scivola inevitabilmente sul prosecco il suo intervento in sala. Con i suoi 700 milioni di bottiglie, è la denominazione più grande del mondo, minacciata dal dossier croato sul Prosek.
“Il Prosek è un’immonda vergogna – ha dichiarato il governatore – è scandaloso che l’Europa dia ascolto a questo dossier sul Prosek. Il prosecco vive di una riserva del nome dal 1009 e sole le zone a denominazione sono autorizzate ad usarlo ed è ancora più scandaloso perchè nel 2019 l’Unesco ha dichiarato le colline del Prosecco patrimonio dell’umanità. Dimostreremo, carte alla mano, da dove sono partiti i croati, e si capirà che questo dossier dev’essere cestinato dall’Europa, dato che si presta ancora una volta all’italian sounding nel mondo”.
Argomento caro anche al ministro Patuanelli: “Non possiamo accettare e ci batteremo con tutte le nostre forze contro i tentativi di istituzionalizzare l’Italian sounding con processi di autorizzazioni di marchi e menzioni come quella del Prosek. Faremo un’opposizione ferma e siamo convinti di avere le nostre carte da giocare sui tavoli europei. Non possiamo accettare che le nostre Dop, le Igp, le nostre eccellenze vengano messe in discussione in alcun modo. In genere noi chiediamo all’Europa di rafforzare con i nuovi regolamenti le protezione Dop e Igp e gli strumenti per migliorare la promozione dei nostri prodotti”.
Vinitaly, la più importante vetrina per il settore, convoglia su di sè studi e aspettative per tutta la nostra economia. Com’è emerso nella ricerca curata da Nomisma e Unicredit, l’Italia si conferma paese al top soprattutto con grandi cifre che riguardano l’export, oltre il 50% del quale è frutto proprio di contatti maturati nelle fiere. Il valore di questa edizione speciale del Vinitaly è stato ricordato dal presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: “E’ un evento di avvicinamento proprio per dare voce a un comparto e invitarlo a riprendersi quelle quote di mercato, che inevitabilmente hanno subito delle forti flessioni con la pandemia. E’ dedicato esclusivamente al business, a quello internazionale e al mercato domestico. Ma daremo anche risalto al mercato italiano che abbiamo dato sempre per scontato in questi anni”, ha aggiunto Danese, ricordando che ci saranno dei focus specifici dedicati. “L’Italia è tra i Paesi che performano meglio alla ripresa dell’economia – ha sottolineato Carlo Ferro, presidente dell’Ice – Noi con Veronafiere abbiamo portato qui più di 200 operatori internazionali da 35 paesi. E’ un buon inizio”.
“Questa è veramente un’edizione speciale perchè testimonia la ripartenza – ha aggiunto Pier Carlo Padoan, presidente di Unicredit -. C’è un’occasione unica, quella del Pnrr che colloca a livello nazionale risorse importantissime. Le imprese dovranno uscire rafforzate da questa fase, pronte a una nuova normalità. Da parte nostra mettiamo a disposizione una task force per tutte le imprese locali, così da trasformare queste risorse in progetti. La transizione può avere dei costi, ma in assenza di un adattamento al cambiamento, il rischio per le imprese aumenta: non è solo una moda del momento, ma dalla necessità di una strategia. Siamo in una situazione irripetibile per consentire al paese un salto di qualità, ma serve uno sforzo collettivo”.
Vinitaly prosegue fino al 19 ottobre, con eventi, degustazioni e momenti di confronto attesi da due anni.
(ITALPRESS).
Scivola inevitabilmente sul prosecco il suo intervento in sala. Con i suoi 700 milioni di bottiglie, è la denominazione più grande del mondo, minacciata dal dossier croato sul Prosek.
“Il Prosek è un’immonda vergogna – ha dichiarato il governatore – è scandaloso che l’Europa dia ascolto a questo dossier sul Prosek. Il prosecco vive di una riserva del nome dal 1009 e sole le zone a denominazione sono autorizzate ad usarlo ed è ancora più scandaloso perchè nel 2019 l’Unesco ha dichiarato le colline del Prosecco patrimonio dell’umanità. Dimostreremo, carte alla mano, da dove sono partiti i croati, e si capirà che questo dossier dev’essere cestinato dall’Europa, dato che si presta ancora una volta all’italian sounding nel mondo”.
Argomento caro anche al ministro Patuanelli: “Non possiamo accettare e ci batteremo con tutte le nostre forze contro i tentativi di istituzionalizzare l’Italian sounding con processi di autorizzazioni di marchi e menzioni come quella del Prosek. Faremo un’opposizione ferma e siamo convinti di avere le nostre carte da giocare sui tavoli europei. Non possiamo accettare che le nostre Dop, le Igp, le nostre eccellenze vengano messe in discussione in alcun modo. In genere noi chiediamo all’Europa di rafforzare con i nuovi regolamenti le protezione Dop e Igp e gli strumenti per migliorare la promozione dei nostri prodotti”.
Vinitaly, la più importante vetrina per il settore, convoglia su di sè studi e aspettative per tutta la nostra economia. Com’è emerso nella ricerca curata da Nomisma e Unicredit, l’Italia si conferma paese al top soprattutto con grandi cifre che riguardano l’export, oltre il 50% del quale è frutto proprio di contatti maturati nelle fiere. Il valore di questa edizione speciale del Vinitaly è stato ricordato dal presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: “E’ un evento di avvicinamento proprio per dare voce a un comparto e invitarlo a riprendersi quelle quote di mercato, che inevitabilmente hanno subito delle forti flessioni con la pandemia. E’ dedicato esclusivamente al business, a quello internazionale e al mercato domestico. Ma daremo anche risalto al mercato italiano che abbiamo dato sempre per scontato in questi anni”, ha aggiunto Danese, ricordando che ci saranno dei focus specifici dedicati. “L’Italia è tra i Paesi che performano meglio alla ripresa dell’economia – ha sottolineato Carlo Ferro, presidente dell’Ice – Noi con Veronafiere abbiamo portato qui più di 200 operatori internazionali da 35 paesi. E’ un buon inizio”.
“Questa è veramente un’edizione speciale perchè testimonia la ripartenza – ha aggiunto Pier Carlo Padoan, presidente di Unicredit -. C’è un’occasione unica, quella del Pnrr che colloca a livello nazionale risorse importantissime. Le imprese dovranno uscire rafforzate da questa fase, pronte a una nuova normalità. Da parte nostra mettiamo a disposizione una task force per tutte le imprese locali, così da trasformare queste risorse in progetti. La transizione può avere dei costi, ma in assenza di un adattamento al cambiamento, il rischio per le imprese aumenta: non è solo una moda del momento, ma dalla necessità di una strategia. Siamo in una situazione irripetibile per consentire al paese un salto di qualità, ma serve uno sforzo collettivo”.
Vinitaly prosegue fino al 19 ottobre, con eventi, degustazioni e momenti di confronto attesi da due anni.
(ITALPRESS).