Formazione e didattica sono le attività prevalenti, ma Urbino ha ormai accelerato anche sulla ricerca. “Per fare buona ricerca, l’Ateneo ha investito un crescente ammontare di risorse in strutture, in particolare in un nuovo Polo scientifico dove sono concentrati tutti i laboratori di ricerca – osserva il rettore -. Ha inoltre avviato uno scouting per reclutare giovani, italiani e non, che si sono formati in atenei internazionali. Il terzo canale è stato quello di favorire le collaborazioni internazionali con centri di ricerca e altre università”.
Urbino, ricorda Calcagnini, ha anche una lunga tradizione di internazionalizzazione. “Questa università è conosciuta da sempre per i suoi corsi di lingua e cultura italiana, che hanno favorito l’arrivo a Urbino di tanti studenti dal resto del mondo. Per favorire questa internazionalizzazione – conclude – l’Università sta investendo in nuove residenze per ampliare la capacità di attrazione”.
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(ITALPRESS).