Tajani ha citato “due aspetti”. “Quello della concessione della cittadinanza a giovani che abbiano completato il corso di studi con successo – ha spiegato – e acquisito la conoscenza di lingua, storia, geografia, educazione civica, quindi siano di fatto culturalmente italiani”. Si tratta, ha aggiunto, di “una regola più giusta e più severa di quella che c’è oggi”.
“L’altro aspetto – ha affermato – è quello delle cittadinanze concesse grazie allo Ius Sanguinis in molti paesi, dove chi cerca la cittadinanza lo fa per ottenere un passaporto italiano e comunitario, non per voler essere cittadino italiano”.
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(ITALPRESS).