ROMA (ITALPRESS) – Un nuovo studio randomizzato cross-over, pubblicato oggi sulla rivista scientifica Cell Reports Medicine, rivela che cicli periodici di dieta mima-digiuno migliorano significativamente la percezione chemio-sensoriale, inclusi gusto e olfatto, e promuovono contemporaneamente la salute metabolica.
Lo studio è stato condotto da Alessandro Micarelli della UNITER Onlus di Roma, da Marco Alessandrini dell’Università di Roma Tor Vergata e da Valter Longo, Direttore del Longevity Institute della University of Southern California di Los Angeles, con la collaborazione di Simona Mrakic-Sposta e Alessandra Vezzoli dell’Istituto di Fisiologia Clinica – CNR – Milano e Sandro Malacrida di Eurac Research di Bolzano.
Questo studio è tra i primi a dimostrare che il digiuno periodico può contrastare la perdita dell’olfatto, una condizione spesso legata a disfunzioni metaboliche. Dopo sei cicli di dieta mima-digiuno, la percentuale di partecipanti con ridotta sensibilità olfattiva (iposmia) è scesa dal 38,1% al 6,4%, con miglioramenti che si sono mantenuti nel tempo.
Oltre ai miglioramenti di gusto e olfatto, lo studio ha evidenziato effetti metabolici e antinfiammatori significativi. I partecipanti hanno sperimentato: riduzioni di glicemia, insulina, IGF-1 e colesterolo LDL; perdita di oltre 9 kg di massa grassa in sei mesi, senza perdita di massa muscolare (misurata tramite analisi di impedenza bioelettrica – BIA); miglioramento della sensibilità all’insulina e riduzione dei marcatori infiammatori (PCR, VES). La ricerca suggerisce inoltre che la dieta mima-digiuno possa aiutare a ridurre la dipendenza dai farmaci. Infatti, il 58-68% dei partecipanti diabetici ha ridotto l’utilizzo di farmaci per il diabete dopo sei cicli di dieta mima-digiuno e anche il 25-29% di coloro che assumevano farmaci per la pressione sanguigna ha diminuito il dosaggio.
La dieta mima-digiuno offre sì benefici sia metabolici che sensoriali, ma lo studio sottolinea che è ancor più efficace se integrata in un intervento strutturato che include una supervisione dietetica personalizzata, monitoraggio medico e analisi di laboratorio.
Longo ha evidenziato le implicazioni più ampie dei risultati: “Questo studio rafforza il legame tra digiuno, infiammazione e percezione sensoriale. Suggerisce che il declino chemio sensoriale nelle persone con obesità non è necessariamente permanente e può essere contrastato con brevi cicli di dieta mima-digiuno. Inoltre, avanza la possibilità che il miglioramento della funzione olfattiva, favorito dai cicli di dieta mima-digiuno, possa comportare nei pazienti un aumento delle cellule staminali o altri effetti rigenerativi nel bulbo olfattivo. Questa ipotesi è stata già dimostrata in modelli animali ma non ancora nell’uomo. La modulazione di gusto e olfatto potrebbe inoltre aiutare a regolare l’appetito, incoraggiare scelte alimentari più sane e ridurre l’eccesso di cibo senza il bisogno di farmaci”. Implicazioni per la prevenzione delle malattie e la salute sensoriale Lo studio conferma inoltre che un protocollo periodico di dieta mima-digiuno, se inserito in un intervento strutturato sullo stile di vita, può portare a miglioramenti duraturi sia nella funzione sensoriale che in quella metabolica. Questi risultati aprono nuove prospettive per interventi dietetici mirati a contrastare il declino chemio-sensoriale, l’obesità e i disturbi metabolici.
-foto ufficio stampa ICN group (nella foto Valter Longo) –
(ITALPRESS).
Lo studio è stato condotto da Alessandro Micarelli della UNITER Onlus di Roma, da Marco Alessandrini dell’Università di Roma Tor Vergata e da Valter Longo, Direttore del Longevity Institute della University of Southern California di Los Angeles, con la collaborazione di Simona Mrakic-Sposta e Alessandra Vezzoli dell’Istituto di Fisiologia Clinica – CNR – Milano e Sandro Malacrida di Eurac Research di Bolzano.
Questo studio è tra i primi a dimostrare che il digiuno periodico può contrastare la perdita dell’olfatto, una condizione spesso legata a disfunzioni metaboliche. Dopo sei cicli di dieta mima-digiuno, la percentuale di partecipanti con ridotta sensibilità olfattiva (iposmia) è scesa dal 38,1% al 6,4%, con miglioramenti che si sono mantenuti nel tempo.
Oltre ai miglioramenti di gusto e olfatto, lo studio ha evidenziato effetti metabolici e antinfiammatori significativi. I partecipanti hanno sperimentato: riduzioni di glicemia, insulina, IGF-1 e colesterolo LDL; perdita di oltre 9 kg di massa grassa in sei mesi, senza perdita di massa muscolare (misurata tramite analisi di impedenza bioelettrica – BIA); miglioramento della sensibilità all’insulina e riduzione dei marcatori infiammatori (PCR, VES). La ricerca suggerisce inoltre che la dieta mima-digiuno possa aiutare a ridurre la dipendenza dai farmaci. Infatti, il 58-68% dei partecipanti diabetici ha ridotto l’utilizzo di farmaci per il diabete dopo sei cicli di dieta mima-digiuno e anche il 25-29% di coloro che assumevano farmaci per la pressione sanguigna ha diminuito il dosaggio.
La dieta mima-digiuno offre sì benefici sia metabolici che sensoriali, ma lo studio sottolinea che è ancor più efficace se integrata in un intervento strutturato che include una supervisione dietetica personalizzata, monitoraggio medico e analisi di laboratorio.
Longo ha evidenziato le implicazioni più ampie dei risultati: “Questo studio rafforza il legame tra digiuno, infiammazione e percezione sensoriale. Suggerisce che il declino chemio sensoriale nelle persone con obesità non è necessariamente permanente e può essere contrastato con brevi cicli di dieta mima-digiuno. Inoltre, avanza la possibilità che il miglioramento della funzione olfattiva, favorito dai cicli di dieta mima-digiuno, possa comportare nei pazienti un aumento delle cellule staminali o altri effetti rigenerativi nel bulbo olfattivo. Questa ipotesi è stata già dimostrata in modelli animali ma non ancora nell’uomo. La modulazione di gusto e olfatto potrebbe inoltre aiutare a regolare l’appetito, incoraggiare scelte alimentari più sane e ridurre l’eccesso di cibo senza il bisogno di farmaci”. Implicazioni per la prevenzione delle malattie e la salute sensoriale Lo studio conferma inoltre che un protocollo periodico di dieta mima-digiuno, se inserito in un intervento strutturato sullo stile di vita, può portare a miglioramenti duraturi sia nella funzione sensoriale che in quella metabolica. Questi risultati aprono nuove prospettive per interventi dietetici mirati a contrastare il declino chemio-sensoriale, l’obesità e i disturbi metabolici.
-foto ufficio stampa ICN group (nella foto Valter Longo) –
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