MILANO (ITALPRESS) – La postura è la posizione del corpo umano nello spazio in relazione ai diversi segmenti corporei quali busto, arti superiori e arti inferiori. Secondo la definizione generale, la postura è corretta quanto il nostro corpo assume nello spazio la posizione più idonea per compiere, sia da fermi, sia in movimento, tutte le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico. La postura è determinata da fattori neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali e cambia nel tempo anche a causa di cattive abitudini e del lavoro svolto. Quando è scorretta può dar luogo a modificazioni della struttura scheletrica quali scoliosi, iperlordosi e ipercifosi. La posizione del nostro corpo nello spazio dice molto di noi ma allo stesso tempo è in grado di influenzare la nostra salute, il nostro umore e la nostra efficienza. La postura è uno dei temi affrontati da Jean-Pierre Meersseman, chiropratico, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
La chiropratica “è un approccio sulla salute di una persona che tiene conto di fattori chimici, strutturali e anche emotivi”, ha spiegato Meersseman. “Il sistema nervoso – ha continuato – controlla il nostro corpo. Gli impulsi del cervello vengono trasmessi lungo il midollo spinale e i vari nervi. Se c’è un’interferenza nella trasmissione di questi impulsi il muscolo può fare due cose: o reagisce normalmente o diventa estremamente indebolito o ipertonico. Si tratta di trovare questi punti di interferenza lungo la colonna vertebrale. In realtà, poi, sull’equilibrio della colonna vertebrale incidono tanti fattori”.
Per Meersseman la postura “è migliorabile”. “La prima cosa da fare – ha sottolineato – è una visita ortopedica adeguata o con qualcuno che se ne intende di postura e ha la qualifica per farlo. Poi si può decidere quale indirizzo terapeutico prendere. Può essere fare ginnastica posturale o correttiva o portare un busto. In realtà, la postura – ha aggiunto – non è soltanto la parte statica. Qualsiasi posizione nello spazio è postura. Parliamo anche di spazialità e di equilibrio”.
Ci sono anche benefici psichici. “Per esempio – ha detto -, per qualcuno che sta con le spalle in avanti e leggermente incurvato è difficile sorridere. Quando qualcuno si stente giù di corda e prova a raddrizzarsi davanti allo specchio, quasi immediatamente ha un sorriso sulle labbra e si sente meglio”.
Qual è, quindi, la raccomandazione da dare? “Se la persona è sana e non ha problemi apparenti – ha affermato il chiropratico – direi soprattutto di fare regolarmente un’attività fisica adeguata”. Per Meersseman è necessario fare “sport moderato, preferibilmente non di contatto o ginnastica regolare. Può anche essere – ha concluso – una camminata tutti i giorni di venti minuti o mezz’ora in modo intenso, correre con moderazione”.
La chiropratica “è un approccio sulla salute di una persona che tiene conto di fattori chimici, strutturali e anche emotivi”, ha spiegato Meersseman. “Il sistema nervoso – ha continuato – controlla il nostro corpo. Gli impulsi del cervello vengono trasmessi lungo il midollo spinale e i vari nervi. Se c’è un’interferenza nella trasmissione di questi impulsi il muscolo può fare due cose: o reagisce normalmente o diventa estremamente indebolito o ipertonico. Si tratta di trovare questi punti di interferenza lungo la colonna vertebrale. In realtà, poi, sull’equilibrio della colonna vertebrale incidono tanti fattori”.
Per Meersseman la postura “è migliorabile”. “La prima cosa da fare – ha sottolineato – è una visita ortopedica adeguata o con qualcuno che se ne intende di postura e ha la qualifica per farlo. Poi si può decidere quale indirizzo terapeutico prendere. Può essere fare ginnastica posturale o correttiva o portare un busto. In realtà, la postura – ha aggiunto – non è soltanto la parte statica. Qualsiasi posizione nello spazio è postura. Parliamo anche di spazialità e di equilibrio”.
Ci sono anche benefici psichici. “Per esempio – ha detto -, per qualcuno che sta con le spalle in avanti e leggermente incurvato è difficile sorridere. Quando qualcuno si stente giù di corda e prova a raddrizzarsi davanti allo specchio, quasi immediatamente ha un sorriso sulle labbra e si sente meglio”.
Qual è, quindi, la raccomandazione da dare? “Se la persona è sana e non ha problemi apparenti – ha affermato il chiropratico – direi soprattutto di fare regolarmente un’attività fisica adeguata”. Per Meersseman è necessario fare “sport moderato, preferibilmente non di contatto o ginnastica regolare. Può anche essere – ha concluso – una camminata tutti i giorni di venti minuti o mezz’ora in modo intenso, correre con moderazione”.
– foto Italpress –
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