ROMA (ITALPRESS) – “Viviamo in una democrazia malata, perchè una democrazia che per dieci anni vede il susseguirsi di sette governi è una democrazia malata. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto tre governi con tre maggioranze diverse. Non è fisiologico tutto ciò”. Lo ha detto Enrico Letta, segretario del Pd, nel corso della conferenza stampa organizzata per presentare la proposta del partito sulla riforma dei regolamenti parlamentari.
“In questa legislatura – ha continuato – abbiamo vissuto la più grande quantità di cambi di casacca che non termina, anzi continua, creando una situazione di impraticabilità di campo e di assenza di possibilità di comprensione da parte dei cittadini di quello che succede in Parlamento”. Per Letta “oggi c’è una grande occasione: la riforma dei regolamenti, resa obbligatoria dalla riduzione del numero dei parlamentari”.
“Mantenendo in vita la previsione dell’articolo 67 della Costituzione sull’assenza di vincolo di mandato, vogliamo far cessare questa dinamica e tendenza della crescita del trasformismo parlamentare”, ha spiegato poi il segretario del Pd. “Lo facciamo – ha proseguito – attraverso una proposta molto determinata ma anche molto equilibrata. Può diventare norma rapidamente e si pone come obiettivo quello di far sì che una volta che l’elettore vota ci sia una rappresentazione del voto durante la legislatura più trasparente e stabile possibile e che non ci sia la dinamica del cambio di campo, del mettersi all’asta e del creare dinamiche e condizioni insopportabili. Vogliamo ridare ai cittadini il senso della trasparenza e della pulizia totale della vita parlamentare”.
(ITALPRESS).
“In questa legislatura – ha continuato – abbiamo vissuto la più grande quantità di cambi di casacca che non termina, anzi continua, creando una situazione di impraticabilità di campo e di assenza di possibilità di comprensione da parte dei cittadini di quello che succede in Parlamento”. Per Letta “oggi c’è una grande occasione: la riforma dei regolamenti, resa obbligatoria dalla riduzione del numero dei parlamentari”.
“Mantenendo in vita la previsione dell’articolo 67 della Costituzione sull’assenza di vincolo di mandato, vogliamo far cessare questa dinamica e tendenza della crescita del trasformismo parlamentare”, ha spiegato poi il segretario del Pd. “Lo facciamo – ha proseguito – attraverso una proposta molto determinata ma anche molto equilibrata. Può diventare norma rapidamente e si pone come obiettivo quello di far sì che una volta che l’elettore vota ci sia una rappresentazione del voto durante la legislatura più trasparente e stabile possibile e che non ci sia la dinamica del cambio di campo, del mettersi all’asta e del creare dinamiche e condizioni insopportabili. Vogliamo ridare ai cittadini il senso della trasparenza e della pulizia totale della vita parlamentare”.
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