“Costruire un carcere nuovo è costosissimo, ci sono dei vincoli idrogeologici, burocratici, architettonici – ha sottolineato Nordio -. Con cifre molto inferiori possiamo adattare beni demaniali che hanno già gli spazi e le strutture compatibili con l’utilizzazione carceraria. Ed è lì che bisogna incidere. Gli spazi ci sono, servono accordi con il ministero della Difesa: con questo noi potremmo in medio tempo deflazionare di molto la
sovrappopolazione. Se ci sono i fondi? Chiedete al ministro
Giorgetti, noi ogni giorno siamo alla carica”.
Quella al carcere di Torino non è “nè un’ispezione, nè un intervento cruento. E’ un atto di assoluta vicinanza, conosco perfettamente i disagi delle carceri”. “Il suicidio in carcere è un fardello di dolore che affligge tutti i paesi al mondo e a volte è imprevedibile”. “Lo Stato non abbandona nessuno”, ha concluso.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).