“La proposta di regolamento che istituisce lo strumento Safe per la sicurezza europea è volta a creare un nuovo strumento finanziario comune, che verrà finanziato sul mercato attraverso l’emissione di titoli di debito Ue garantiti dal bilancio europeo – continua Giorgetti -. Tale strumento consentirà all’Unione europea di fornire prestiti a lungo termine a tassi vantaggiosi agli Stati che ne faranno richiesta: visto che il negoziato sul regolamento Safe è ancora in corso di valutazione si arriverà solo successivamente alla definizione”.
“Con riferimento alla proposta della Commissione europea di attivare in modo coordinato la clausola di salvaguardia nazionale del patto di stabilità e crescita per le spese legate alla difesa, si tratterebbe di un ulteriore indebitamento nazionale che, pur non avendo conseguenze in termini di bilancio, andrebbe a peggiorare la situazione fiscale del paese – prosegue il ministro -: una valutazione del mio ministero sull’impatto finanziario del piano di riarmo appare prematura, perchè ogni ipotesi di utilizzo di risorse nazionali supplementari o di richieste di attivazione della clausola nazionale sono al momento in attesa delle decisioni da assumere al vertice Nato di giugno. Il governo finora ha esclusivamente confermato la volontà di rispettare l’obiettivo di arrivare al 2% del Pil di spesa per la difesa, concordato a livello Nato”.
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(ITALPRESS).