Calderoli evidenzia che “nel programma di governo c’è l’intesa sull’elezione diretta del presidente della Repubblica. Abbiamo ora fatto una valutazione dei pro e dei contro. Se in Italia ci fosse l’elezione diretta, il capo dello Stato diventerebbe una figura politica, non più super partes, che è il ruolo perfettamente incarnato da Sergio Mattarella. Preciso: da Mattarella, perchè non sempre è stato cosi. A questo punto la riflessione è per modifiche limitate, e il premierato potrebbe essere la strada giusta. Il sindaco d’Italia? L’elezione diretta del presidente del Consiglio non è il sindaco d’Italia, che personalmente giudico una bestemmia. Piuttosto – evidenzia – penso al modello “governatore” della Regione, ma calato nel contesto nazionale. Significa che il capo del governo è eletto direttamente dal popolo però collegato a una coalizione di governo che gli garantisca una maggioranza certa in entrambe le Camere. Il principio del premier eletto deve essere controbilanciato dal ruolo del Parlamento, pertanto – conclude Calderoli – occorrerebbe introdurre la “fiducia costruttiva””.
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(ITALPRESS).