“Non avendo per ora riscontrato una condivisione unanime sul nuovo testo, rispetto al quale sono stati chiesti ulteriori approfondimenti, e avendo come faro la necessità di non far chiudere centri-violenza e case rifugio, d’intesa con le Regioni e gli enti locali rappresentati nella Conferenza Unificata ho stabilito di lasciare in vigore gli attuali requisiti per almeno un altro anno”, fa sapere Roccella. “Il nostro governo ha fatto della lotta alla violenza contro le donne una priorità assoluta, e lo ha dimostrato con leggi, investimenti economici, formazione, sensibilizzazione culturale. Già dalla nostra prima legge di bilancio abbiamo fortemente incrementato le risorse destinate a centri e case rifugio, poi ulteriormente aumentati con il contributo trasversale del Parlamento. Continuiamo a considerare la capillarità della rete di protezione e accoglienza un elemento essenziale dell’azione di contrasto di questa terribile piaga. Non consentiremo che la tutela delle donne venga affievolita, e sulla base di questo obiettivo imprescindibile – conclude Roccella – continueremo ad agire”.
– foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).