Saviano ricorda Falcone e Borsellino, Drusilla conquista l’Ariston

SANREMO  – Il saluto e il ringraziamento fatto da Amadeus a Sergio Mattarella, che nel pomeriggio ha giurato come presidente della Repubblica per il suo secondo mandato, al quale è seguito l’applauso dell’Ariston. Il monologo di Roberto Saviano che, nel 30° anniversario ricorda le stragi di mafia di Capaci e via D’Amelio nel quale persero la vita Giovanni Falcone, Paolo Borsellino oltre a Francesca Morvillo e gli uomini e le donne della scorta. L’eleganza e la professionalità di Drusilla Foer, terza co-conduttrice accanto ad Amadeus. La musica di Cesare Cremonini alla sua “prima” sanremese direttamente da superospite che con un mini-concerto costruito ad hoc si guadagna una standing ovation. Il FantaSanremo imperante: leggasi i fiori consegnati ad Amadeus da Aka7even e Dargen D’Amico, per esempio. Ma, principalmente, la gara. Da stasera, e fino a sabato, il Festival di Sanremo prende il ritmo di una maratona: tutti i 25 cantanti in gara, infatti, eseguono le loro canzoni e il tempo per le chiacchiere non è molto. La corsa comincia con Giusy Ferreri, prima a salire sul palco, e si conclude a tarda notte con Noemi.
“Il silenzio favorisce la mafia e lascia da solo chi la combatte”, dice Saviano ricordando Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a trent’anni dalle stragi mafiose del 1992. “Delegittimati per coprirli di fango, ma il fango non è riuscito a sporcare il loro esempio”, aggiunge.
“Ogni volta che la società civile e la politica non si occupano di mafia creano un silenzio che finisce per favorire le mafie e ostacolare chi le contrasta”.
(ITALPRESS).