Scuola, Landini “Da Azzolina accuse inaccettabili”

 “Sono accuse inaccettabili e sbagliate. Con sincerità non ne capisco il senso e neanche l’obiettivo. Il sabotaggio è un reato, se la ministra ha elementi per parlare di una cosa del genere faccia nomi e cognomi e indichi episodi concreti. Sono accuse del tutto generiche”. Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, in un’intervista a la Repubblica, dopo le parole della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “E’ da aprile che, subito dopo la firma del protocollo sulla sicurezza nelle fabbriche, insieme a Cisl e Uil abbiamo chiesto al governo di definire le modalità per riaprire le scuole in presenza e in sicurezza. Siamo da sempre per la riapertura senza se e senza ma”, aggiunge. “Noi rappresentiamo tutti o abbiamo l’ambizione di farlo: le persone che lavorano nella scuola, i lavoratori che mandano i propri figli a scuola e gli studenti. Sono interessi convergenti, non contrapposti perchè il buon funzionamento del nostro sistema di istruzione è un interesse generale. L’obiettivo comune è che la didattica riparta in presenza e in sicurezza per tutti”, spiega Landini.
Su quali sono le cose da cambiare, il leader della Cgil dice: “C’è una grave situazione dell’edilizia scolastica. L’emergenza c’era già, la pandemia l’ha accentuata. Dobbiamo ripensare il sistema di istruzione con l’obbligo scolastico dai 3 ai 18 anni, raggiungere l’obiettivo europeo per gli asili nido, estendere il tempo pieno, riconoscere il diritto soggettivo alla formazione permanente per ridurre il rischio che parte del mondo del lavoro resti fuori dai processi di trasformazione tecnologica. Davvero, non credo che questo sia il momento delle polemiche ma quello in cui si risolvono i problemi. E’ inutile cercare capri espiatori”.
(ITALPRESS).