Le modalità di confezionamento e le anomale modalità di recupero hanno dato adito all’ipotesi che potesse trattarsi di un carico di sostanze stupefacenti, con ogni probabilità scaricato in mare da una delle navi cargo che solcano quel tratto di costa per essere successivamente recuperato e trasportato sulla terraferma.
L’apertura e l’analisi dei colli, condotta dalle unità specializzate del citato Nucleo PEF di Catania, ha confermato la presenza all’interno degli stessi di numerosi panetti contenenti sostanza biancastra in polvere che, da un preliminare esame tramite l’utilizzo di test speditivi, è risultata essere cocaina.
Per effetto del ritrovamento dell’ingente carico di narcotico, informata costantemente la Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania, si è procedutoal sequestro di un totale di 450 panetti, per un peso complessivo di circa 540 chilogrammi a lordo del confezionamento, nonchè dell’imbarcazione utilizzata per il relativo trasporto. All’arresto, in flagranza, dei 5 membri dell’equipaggio (4 italiani e 1 cittadino serbo), in quanto ritenuti responsabili del reato di “produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”, aggravato dall’ingente quantitativo. I provvedimenti di arresto e sequestro, adottati di iniziativa in flagranza di reato, sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria etnea. L’individuazione di un simile quantitativo di droga ha evitato che lo stupefacente fosse destinato a inondare le piazze di spaccio, con elevatissimi guadagni nell’ordine di oltre 100 milioni di euro.
foto: ufficio stampa Guardia di Finanza
(ITALPRESS).