Stoltenberg: “Dall’alleanza Russia-Cina nuovi pericoli per la Nato”

Mr Jens STOLTENBERG, Secretary General of NATO

ROMA – “L’ordine fondato sulle regole, la base del multilateralismo, è minacciato. Russia e Cina ultimamente intrattengono una collaborazione sempre più intensa, sia a livello politico che militare. Si tratta di una nuova dimensione e di una seria sfida per la Nato. Ne derivano nuovi pericoli”. Lo dice il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista a un’alleanza di giornali europei di cui fa parte La Repubblica.
Mosca e Pechino coordinano sempre più spesso le rispettive posizioni nelle decisioni in seno alle organizzazioni multilaterali come l’Onu – prosegue -. Inoltre eseguono esercitazioni militari congiunte, sperimentano assieme voli a lungo raggio con aerei da combattimento e operazioni marittime, ma procedono anche a un intenso scambio di esperienze sui sistemi d’arma e il controllo di Internet. La Nato è un’alleanza tra Europa e America del Nord ma dobbiamo adeguarci a un contesto di sicurezza globale che si fa sempre più competitivo. Viviamo in un’era di concorrenza globale tra sistemi”.
Per Stoltenberg “la Nato è l’alleanza storicamente più valida. Il suo successo deriva dalla capacità di adeguarsi a un mondo che cambia. E’ stato così nel post guerra fredda, dopo gli attacchi dell’11 settembre e l’annessione illegale della Crimea per mano russa. Da allora sono sorte nuove minacce, alle quali naturalmente reagiremo. Tra una settimana, al vertice di Bruxelles ‘Nato 2030’, i capi di Stato e di governo della Nato adotteranno un’agenda che offre una risposta allo spostamento degli equilibri di potere e alle nuove sfide mondiali. Tra queste l’ascesa della Cina a potenza militare consapevole, la crescente aggressività della Russia, ma anche nuove forme brutali di terrorismo internazionale, il moltiplicarsi dei cyber-attacchi, e la sempre più ampia diffusione delle armi nucleari”.
Secondo il segretario generale della Nato “nessun Paese e nessun continente è in grado di affrontare queste sfide da solo. Dobbiamo mantenere la stretta collaborazione con il Nord America e restare uniti come Nato – aggiunge -. La nuova agenda ‘Nato 2030’ renderà l’unione transatlantica ancor più stretta”.
(ITALPRESS)

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