“I tempi ovviamente saranno lunghi. L’Italia ha già raggiunto l’obiettivo del 2% del Pil per le spese della sicurezza, come ha chiesto la Nato. Ci chiederanno di fare anche di più – ha aggiunto -. Le politiche europee non sono in contrasto con la Nato, ma devono essere in perfetta sintonia con la Nato. Partiamo sempre dall’accordo politico, poi quello militare è una sua conseguenza. Se vogliamo confrontarci tra le democrazie non possiamo non farlo che attraverso le relazioni transatlantiche”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).