Appendino condannata a 18 mesi per la calca in piazza San Carlo. Solidarietà di Palazzi alla collega di Torino

Un anno e mezzo a tutti i 5 imputati Chiara Appendino, Angelo Sanna, Paola Giordana, Maurizio Montagnese e Enrico Bertoletti. E’ questa la sentenza di primo grado letta poco fa nell’aula magna del tribunale di Torino, dal giudice Maria Francesca Abenavoli, per la calca che si scatenò in piazza San Carlo a Torino il 3 giugno 2017. Quella sera durante la proiezione sul maxischermo della finale di Champions League Real Madrid-Juventus ci furono 1.690 feriti e due vittime, Erika Pioletti e Marisa Amato. All’origine del caos, quattro ragazzi, già condannati in via definitiva a oltre dieci anni di carcere, che spruzzarono dello spray urticante per rubare degli effetti personali.
La sindaca Chiara Appendino, l’ex questore Angelo Sanna, il dirigente di Turismo Torino cui spettò l’organizzazione dell’evento, Maurizio Montagnese, l’ex capo di gabinetto del Comune, Paolo Giordana, e Enrico Bertoletti, che si occupò di parte della progettazione avevano tutti scelto il rito abbreviato. L’accusa era di disastro, omicidio e lesioni colpose. Sempre per quella serata, altri nove rappresentanti del Comune e delle forze dell’ordine, saranno invece giudicati con rito ordinario. Per Appendino il procuratore Vincenzo Pacileo, aveva chiesto un anno e otto mesi, per Giordana 2 anni, per Montagnese 1 anno e 7 mesi, per Sanna 1 anno e 8 mesi e Bertoletti 3 anni e 6 mesi. “Non posso nascondere una certa amarezza – afferma Appendino – c’è un sindaco che sostanzialmente paga un gesto folle di alcuni ragazzi già condannati”. “Quello che è accaduto
quel giorno è un dolore che porto con me” aggiunge, annunciando
che “sicuramente procederemo con l’appello”.
Solidarietà alla collega di Torino è stata espressa dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi che ha dichiarato: “le ho scritto subito per manifestarle la mia totale vicinanza. In questo Paese nessun politico ha le responsabilità dei sindaci, eppure leggi e assetto istituzionale continuano a trattare i sindaci come le ultime ruote del carro”.
“Cambiano i governi ma questa inaccettabile condizione resta identica. Sono fermamente convinto che i sindaci, a prescindere dal colore politico, debbano farsi sentire e chiedere al Parlamento di rivedere numerose norme, per aiutare e sostenere coloro che ogni giorno lavorano per le comunità. Forza Chiara, i sindaci sono con te!”