ROMA (ITALPRESS) – “Quanto già accaduto in Georgia e Crimea ci dice che la risposta deve essere coesa e unita. Le sanzioni devono essere vere e realmente efficaci e le decisioni assunte ieri vanno in questa direzione. E passa attraverso una concreta solidarietà all’Ucraina e al suo popolo, che l’Italia, come ha detto il ministro Di Maio, intende sostenere anche dal punto di vista finanziario». Lo dice il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in un’intervista al Corriere della Sera a proposito della crisi in Ucraina.
Guerini sottolinea che “non c’è nessuna esitazione da parte dell’Italia, anzi vi è piena adesione alle scelte che tutti insieme a livello europeo stiamo contribuendo a realizzare”.
“La violazione dell’integrità territoriale di un Paese – aggiunge – non è accettabile e costituisce una minaccia alla pacifica convivenza di popoli e Stati. Il riconoscimento da parte della Russia delle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk, oltre a violare gli accordi di Minsk, mette a rischio gli sforzi per risolvere il conflitto. La Nato e l’Unione europea hanno lavorato e continuano a lavorare incessantemente per una soluzione politica”. “Continuiamo a chiedere alla Russia – prosegue – di fare un passo indietro e impegnarsi in buona fede a contribuire a una soluzione politico-diplomatica. Nella convinzione che, nonostante declamate nostalgie imperiali, una escalation della situazione non sia utile a nessuno, in primis alla Russia».
(ITALPRESS).
Guerini sottolinea che “non c’è nessuna esitazione da parte dell’Italia, anzi vi è piena adesione alle scelte che tutti insieme a livello europeo stiamo contribuendo a realizzare”.
“La violazione dell’integrità territoriale di un Paese – aggiunge – non è accettabile e costituisce una minaccia alla pacifica convivenza di popoli e Stati. Il riconoscimento da parte della Russia delle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk, oltre a violare gli accordi di Minsk, mette a rischio gli sforzi per risolvere il conflitto. La Nato e l’Unione europea hanno lavorato e continuano a lavorare incessantemente per una soluzione politica”. “Continuiamo a chiedere alla Russia – prosegue – di fare un passo indietro e impegnarsi in buona fede a contribuire a una soluzione politico-diplomatica. Nella convinzione che, nonostante declamate nostalgie imperiali, una escalation della situazione non sia utile a nessuno, in primis alla Russia».
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