Migliaia di mine antiuomo vietate sarebbero state collocate dai militari di Kiev attorno alla città di Izium, nell’est dell’Ucraina, quando era occupata dalle forze armate russe. Lo denuncia Human Rights Watch (Hrw), che chiede alle autorità ucraine di aprire un’indagine in merito. L’organizzazione segnala di aver documentato numerosi casi in cui razzi che trasportavano mine antipersona Pfm, note anche come mine ”a farfalla” o mine a ”petalo”, sono stati lanciati contro aree occupate dalle truppe russe vicino a installazioni militari. L’Ucraina ha firmato la Convenzione per la messa al bando delle mine antiuomo nel 1997.
Le forze armate russe hanno utilizzato mine di terra, comprese trappole che esplodono al contatto con le vittime, in numerose aree dell’Ucraina dal 24 febbraio. ”Sembra che le forze ucraine abbiano ampiamente disperso mine antiuomo nell’area di Izium, causando vittime civili e ponendo un rischio continuo”, ha affermato Steve Goose, direttore della divisione armi di Human Rights Watch. ”Le forze russe hanno ripetutamente usato mine antiuomo e commesso atrocità in tutto il Paese, ma questo non giustifica l’uso da parte dell’Ucraina di queste armi proibite”, ha aggiunto.