ROMA (ITALPRESS) – “A me pare che l’Italia esca in piedi, ma rispetto al trionfalismo della maggioranza sarei più cauta, i problemi rimangono. Fratelli d’Italia continua a tifare come ha fatto fin dall’inizio di questa trattativa per l’Italia, ma alcune incognite rimangono. Spero che il governo voglia difendere la nostra sovranità e le nostre imprese”. Lo ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, conversando con i cronisti davanti Montecitorio, che auspica l’utilizzo dei Recovery Fund per fare investimenti. “Se un errore ha fatto l’Italia in questi anni, soprattutto a sinistra, è stato pensare di poter chiedere risorse e libertà per poi pagarci il reddito di cittadinanza agli spacciatori. Penso sia molto più serio presentarsi con un piano di investimenti strutturali – ha aggiunto – ogni euro messo sugli investimenti ha un moltiplicatore, non i soldi buttati per bonus e marchette che abbiamo visto anche nel piano rilancio. Per cui partirei da un grande piano di investimenti”.
Parlando del Mes la leader di Fratelli d’Italia ha ribadito come per lei sia un tema “archiviato dall’inizio, non c’è alcuna ragione economica per accedere al Mes. L’unica ragione è di carattere politica, un ricatto dell’Europa che ritiene di poter commissariare le nostre politiche economiche. Per questo – ha precisato – anche sull’accordo raggiunto sul Recovery Fund, se da una parte dobbiamo essere contenti per il fatto che ci sia un debito comune, rimante la possibilità di poter condizionare le scelte che rischia di diventare un commissariamento, e se sarà molto forte sarebbe un Recovery Fund non molto distante dai principi del Mes”.
(ITALPRESS).
Parlando del Mes la leader di Fratelli d’Italia ha ribadito come per lei sia un tema “archiviato dall’inizio, non c’è alcuna ragione economica per accedere al Mes. L’unica ragione è di carattere politica, un ricatto dell’Europa che ritiene di poter commissariare le nostre politiche economiche. Per questo – ha precisato – anche sull’accordo raggiunto sul Recovery Fund, se da una parte dobbiamo essere contenti per il fatto che ci sia un debito comune, rimante la possibilità di poter condizionare le scelte che rischia di diventare un commissariamento, e se sarà molto forte sarebbe un Recovery Fund non molto distante dai principi del Mes”.
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