ROMA (ITALPRESS) – “L’emergenza Covid ha aiutato l’Europa ad avere una politica di solidarietà, in particolare per la messa in campo di strumenti eccezionali. La scommessa sul green deal e l’idea della sostenibilità sociale e ambientale hanno consentito all’Unione europea di dare risposte, nel momento si cui i è verificata la crisi del Covid. Adesso dobbiamo proseguire, e trovare degli strumenti che ci allontanino ancora di più dalle regole del passato, perchè indietro non torneremo. Ecco perchè il patto di Stabilità e Crescita non deve essere solo sospeso, deve essere riformato. Quelle regole non funzionano più”. Lo ha detto parlando a Radio Immagina il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, a margine dell’iniziativa “Our Europe, our future” che si è tenuta al Nazareno per il lancio della Conferenza sul futuro dell’Europa.
“Dal Covid – ha spiegato Sassoli – si può uscire tutti insieme e nessuno deve rimanere indietro, per questo abbiamo bisogno di ripensare a molte competenze dell’Ue. Una per tutte: dobbiamo avere una politica sanitaria europea, credo che il Covid ci dia questa lezione”.
A proposito della messa al bando da parte della Federazione Russa, Sassoli ha affermato: “Non avevo chiesto di andare in Russia, dunque non c’è nessuna questione personale. E’ evidente che stiamo parlando di un attacco politico all’istituzione che rappresento, molto impegnata nella difesa dei diritti umani in particolare sulle questioni dell’opposizione russa. Vogliamo che Alexei Navalny venga liberato presto, e naturalmente non è con queste sanzioni che ci tapperanno la bocca”.
“Siamo in un momento di svolta e di grave difficoltà per le nostre società, servirebbe collaborazione e non aumento del conflitto”, ha concluso Sassoli.
(ITALPRESS).
“Dal Covid – ha spiegato Sassoli – si può uscire tutti insieme e nessuno deve rimanere indietro, per questo abbiamo bisogno di ripensare a molte competenze dell’Ue. Una per tutte: dobbiamo avere una politica sanitaria europea, credo che il Covid ci dia questa lezione”.
A proposito della messa al bando da parte della Federazione Russa, Sassoli ha affermato: “Non avevo chiesto di andare in Russia, dunque non c’è nessuna questione personale. E’ evidente che stiamo parlando di un attacco politico all’istituzione che rappresento, molto impegnata nella difesa dei diritti umani in particolare sulle questioni dell’opposizione russa. Vogliamo che Alexei Navalny venga liberato presto, e naturalmente non è con queste sanzioni che ci tapperanno la bocca”.
“Siamo in un momento di svolta e di grave difficoltà per le nostre società, servirebbe collaborazione e non aumento del conflitto”, ha concluso Sassoli.
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