ROMA (ITALPRESS) – Due aziende romane come Acea e Fiera Roma si uniscono per avviare una collaborazione sull’economia circolare. La multiutility e il polo fieristico, infatti, hanno siglato un accordo di collaborazione che ha come fulcro il progetto “Smart Comp”, un mini-impianto di compostaggio, realizzato con Enea e l’Università della Tuscia, che, lavorando in loco, consente di trasformare i rifiuti umidi in fertilizzante in un processo di 90 giorni. Smart Comp è pensato per attività con grandi flussi come centri commerciali, mense aziendali, aeroporti o stazioni. Acea, dopo averlo sperimentato presso la propria mensa aziendale, ne ha avviato la commercializzazione, che, per il momento, sarà esclusivamente business to business e non per gli enti locali. Fiera di Roma, che – secondo quanto informa l’amministratore unico Pietro Piccinetti produce 60 tonnellate annue di rifiuto organico – è la prima azienda italiana ad acquistare il sistema sviluppato da Acea.
“È un cambiamento paradigmatico nel conferimento dei rifiuti – ha detto Alessandro Filippi, direttore area industriale ingegneria e servizi di Acea – L’obiettivo è l’installazione di 250 Smart Comp entro il 2022 per realizzare in maniera diffusa un sistema dalla capacità di 25.000 tonnellate l’anno, potenzialmente pari a quella di un impianto localizzato che gestisce rifiuti organici prodotti da una città di 250mila abitanti, con un risparmio del 30% circa sui costi di gestione e una rilevante riduzione delle emissioni di Co2”.
«Siamo orgogliosi di iniziare questo cammino pulito e bello. Per noi è un prodotto da commercializzare anche a livello internazionale. Inoltre ci consente di ottenere dieci punti nei punteggi delle gare dei congressi da ospitare, favorendo, dunque, un possibile indotto per Roma proveniente dal turismo congressuale», ha aggiunto Pietro Piccinetti.
(ITALPRESS).
“È un cambiamento paradigmatico nel conferimento dei rifiuti – ha detto Alessandro Filippi, direttore area industriale ingegneria e servizi di Acea – L’obiettivo è l’installazione di 250 Smart Comp entro il 2022 per realizzare in maniera diffusa un sistema dalla capacità di 25.000 tonnellate l’anno, potenzialmente pari a quella di un impianto localizzato che gestisce rifiuti organici prodotti da una città di 250mila abitanti, con un risparmio del 30% circa sui costi di gestione e una rilevante riduzione delle emissioni di Co2”.
«Siamo orgogliosi di iniziare questo cammino pulito e bello. Per noi è un prodotto da commercializzare anche a livello internazionale. Inoltre ci consente di ottenere dieci punti nei punteggi delle gare dei congressi da ospitare, favorendo, dunque, un possibile indotto per Roma proveniente dal turismo congressuale», ha aggiunto Pietro Piccinetti.
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