“Sono onorato di ricevere un premio così prestigioso e di poter portare la bandiera del Made in Italy dell’ingegneria nel mondo rappresentando qui oggi l’eccellenza tecnica e manageriale che questo settore esprime – ha detto Salini -. L’obiettivo delle donne e degli uomini che hanno fatto grande il nostro Gruppo è creare infrastrutture che migliorino concretamente la vita di tante persone nel mondo, dalle linee metro delle metropoli europee, alle strade americane, ai grandi impianti idroelettrici australiani e africani, ai ponti costruiti nel mondo. Con tutte le imprese della filiera abbiamo costruito alcune delle opere più iconiche che hanno fatto scuola nel settore, perchè ogni progetto rappresenta un unicum che solo una squadra di eccellenza può realizzare con soluzioni sempre innovative. Esprimo quindi la mia profonda gratitudine a tutti coloro che oggi sono qui simbolicamente con noi perchè contribuiscono ogni giorno a questo ulteriore successo del Made in Italy con impegno e passione, in trasparenza e sicurezza”.
Nato a Roma nel 1958, Salini ha impresso una forte accelerazione negli ultimi anni alla crescita di Webuild, oggi la prima società al mondo nel settore acqua, primo costruttore in Italia e tra i 10 Top Player del segmento in Australia, USA ed Europa. Nel 2023, il Gruppo ha registrato un fatturato di 10 miliardi di euro, contro i 2,3 miliardi del 2012, e un portafoglio ordini di 64 miliardi, con una presenza in 50 paesi, 87.000 dipendenti e una filiera di 19.400 imprese.
“Uno sviluppo – si legge infine – che ha permesso al Gruppo investimenti sempre crescenti anche in sicurezza sul lavoro e formazione. Questi risultati sono stati resi possibili da una visione strategica perseguita cogliendo le opportunità globali e rafforzando ulteriormente il rapporto di fiducia con clienti e stakeholder”.
– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).