Webuild, primo semestre positivo con ordini in crescita

MILANO (ITALPRESS) – Webuild chiude il primo semestre con un portafoglio ordini che si attesta a 47,2 miliardi, di cui 38,5 miliardi relativo a construction, coprendo circa il 95% dei ricavi target per il 2022-2024. In Italia sono attesi circa 16 miliardi di ulteriori investimenti in grandi opere finanziati dal Pnrr, di cui 2,7 miliardi con i tender già in corso.
A livello operativo, il Gruppo ha registrato performance robuste, chiudendo il primo semestre con risultati in continua crescita.
I ricavi adjusted sono pari a 3.873 milioni (3.129 milioni nel primo semestre 2021), e segnano una crescita su base annua di 744 milioni pari al 24%. L’Ebitda adjusted si attesta a 251 milioni (189 milioni), mentre l’Ebit adjusted è pari a 124 milioni (91 milioni). L’incremento dell’Ebit adjusted pari a 34 milioni conferma l’attesa redditività dei progetti in portafoglio che è stata preservata anche grazie all’utilizzo di strumenti di “pass through” e mitigazione dei rischi in contratti che vedono come controparte prevalentemente enti pubblici.
La gestione finanziaria evidenzia proventi netti per circa 50 milioni rispetto a oneri netti pari a 53 milioni del primo semestre 2021. Il risultato prima delle imposte adjusted si attesta a 174 milioni (20 milioni nel primo semestre 2021). Le dinamiche sopra descritte determinano un utile netto adjusted attribuibile al Gruppo di 64 milioni, che si confronta con una perdita di 39 milioni nel primo semestre 2021. La posizione finanziaria netta delle attività continuative al 30 giugno 2022 è negativa per 397 milioni, in miglioramento di 143 milioni, rispetto al 30 giugno 2021 (540 milioni). La variazione di 864 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 (cassa netta per 467 milioni) riflette una dinamica tipica del ciclo dei pagamenti che, nella prima metà dell’esercizio, mostra tradizionalmente una maggiore crescita del capitale circolante netto, oltre che ad un parziale slittamento al secondo semestre degli incassi per le compensazioni relative all’incremento dei prezzi delle materie prime in Italia, previste dalle misure adottate dal Governo nel corso del mese di maggio 2022. L’indebitamento lordo si attesta a 2.775 milioni, in riduzione di 192 milioni rispetto al 30 giugno 2021 (2.968 milioni), e in aumento di 121 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 (2.655 milioni). I risultati raggiunti nel primo semestre dell’anno, nonchè il solido backlog e la strategia commerciale del Gruppo con forte posizionamento in diverse geografie a basso rischio, oltre alla leadership nel mercato domestico, consentono alla società di confermare i target per il 2022-2024.
(ITALPRESS).
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