ROMA (ITALPRESS) – “Il risultato straordinario del Governo Conte a Bruxelles dà stabilità al paese e rassicura gli italiani rispetto alle difficili prove che avremo nei prossimi mesi. Dopo la forte gestione che l’esecutivo ha messo in campo per fronteggiare il Covid, avevamo chiesto una accelerazione e una svolta. Ciò sta avvenendo, e ci costringe in futuro ad essere ancora più rigorosi e attenti alle esigenze dei cittadini. Questa serietà è indispensabile per ricreare un clima di fiducia nel futuro e uno dei più rilevanti banchi di prova sarà la riapertura delle scuole che dovrà avvenire nei tempi previsti”. Lo afferma in una nota il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
“Rispetto al dibattito di queste ore è utile chiarire che da parte del Pd non c’è alcuna richiesta di “accelerare” l’iter della legge elettorale. Casomai si tratta di recuperare un ritardo – aggiunge -. Nell’accordo alla base di questo Governo, stabilito nell’agosto del 2019, è contenuta la scelta della riduzione del numero dei parlamentari insieme ad alcune modifiche dei regolamenti e ad una nuova legge elettorale per scongiurare rischi di pesanti distorsioni della rappresentanza”.
“Il Pd dopo pochi giorni dall’avvio del Governo ha onorato l’impegno di votare la riduzione. Tutte insieme le forze di maggioranza, con una riserva di Leu, dopo mesi di confronto hanno approvato un testo che deve essere votato ora, con un confronto parlamentare anche con le opposizioni. Fino a qualche settimana fa eravamo tutti d’accordo – conclude Zingaretti -. Almeno in un ramo del Parlamento deve essere votato prima del referendum del 20 settembre il testo base, se non vogliamo perdere credibilità rispetto ad impegni solennemente e collegialmente assunti. Su questo punto margini di ambiguità nella maggioranza non possono esistere”.
(ITALPRESS).
“Rispetto al dibattito di queste ore è utile chiarire che da parte del Pd non c’è alcuna richiesta di “accelerare” l’iter della legge elettorale. Casomai si tratta di recuperare un ritardo – aggiunge -. Nell’accordo alla base di questo Governo, stabilito nell’agosto del 2019, è contenuta la scelta della riduzione del numero dei parlamentari insieme ad alcune modifiche dei regolamenti e ad una nuova legge elettorale per scongiurare rischi di pesanti distorsioni della rappresentanza”.
“Il Pd dopo pochi giorni dall’avvio del Governo ha onorato l’impegno di votare la riduzione. Tutte insieme le forze di maggioranza, con una riserva di Leu, dopo mesi di confronto hanno approvato un testo che deve essere votato ora, con un confronto parlamentare anche con le opposizioni. Fino a qualche settimana fa eravamo tutti d’accordo – conclude Zingaretti -. Almeno in un ramo del Parlamento deve essere votato prima del referendum del 20 settembre il testo base, se non vogliamo perdere credibilità rispetto ad impegni solennemente e collegialmente assunti. Su questo punto margini di ambiguità nella maggioranza non possono esistere”.
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