Acqua, Coldiretti: “Serve nuovo modello di gestione. Più dialogo tra i servizi tecnici delle bonifiche”

MANTOVA – “L’agricoltura deve progettare un nuovo modello di sviluppo, che comprenda anche la gestione razionale delle risorse idriche e il coinvolgimento dei consorzi di bonifica in quest’ottica è più che mai necessario”. A dirlo è il presidente di Coldiretti Mantova, Paolo Carra, alla vigilia dell’incontro di presentazione delle iniziative organizzate sul territorio in vista della Settimana delle Bonifiche.

Ed è lo stesso presidente della più rappresentativa organizzazione agricola provinciale che si sofferma su alcune necessarie premesse sul tema acqua. Secondo l’ultimo rapporto della Fao – ricorda infatti Coldiretti Mantova – a fronte di una disponibilità di acqua dolce non sempre ottimale, è più che mai opportuno intensificare il ricorso alle tecnologie e all’innovazione per un corretto utilizzo. “Gli agricoltori mantovani, in questo senso, da tempo sono impegnati per ammodernare i propri strumenti di irrigazione, riducendo così la quantità di acqua impiegata – garantisce Carra -. La strada da percorrere è quella della smart irrigation, magari prevedendo politiche specifiche di aiuti per accelerare il rinnovamento in chiave sostenibile”, tenuto anche conto che grazie al Pnrr sono a disposizione risorse a livello nazionale per 900 milioni di euro.

Allo stesso tempo, chiosa Coldiretti Mantova, i cambiamenti climatici in atto preoccupano per l’avvicendamento di fenomeni estremi e di una tropicalizzazione del clima che alterna a periodi siccitosi più o meno prolungati delle forti precipitazioni come bombe d’acqua e grandine.

Tale scenario – puntualizza Carra – impone inevitabilmente azioni mirate da un lato alla tempestiva pulizia dei canali per accogliere e scolmare acqua in caso di eccesso e, contemporaneamente, invita a realizzare bacini e strutture di stoccaggio delle risorse idriche, per evitare di rischiare che anche un reticolo irriguo particolarmente innervato sul territorio come quello della Lombardia Sud-Orientale non riesca a garantire l’uso irriguo per un’agricoltura competitiva e ad alto valore aggiunto come quella virgiliana”.

In un’annata agraria striminzita dal punto di vista delle precipitazioni come quella che stiamo vivendo, resa complicata da costi di produzione in salita libera, finora la gestione dei consorzi di bonifica che operano sul territorio, a giudizio di Coldiretti Mantova, è stata oculata e all’altezza della situazione.

Ora, forse, potrebbe rendersi necessario un ulteriore passo avanti per garantire uno sviluppo armonico e una risposta organica al sistema irriguo e di bonifica che, come è noto, va a beneficio non soltanto dell’agricoltura, ma dei cittadini e delle comunità servite dai consorzi. “Per questo invito i consorzi di bonifica del territorio, dal Garda-Chiese al Navarolo, dal Terre dei Gonzaga al consorzio Territori del Mincio fino all’ente consortile di secondo grado Mincio a valutare la possibilità di intensificare il dialogo progettuale, magari attraverso una gestione congiunta, condivisa e unitaria dei propri servizi tecnici, così da rendere le strutture di gestione irrigua ancora più performanti, sostenibili e competitive”.