CANNETO S/O – L’esperienza di Agribios Italiana nel settore dei fertilizzanti su base organica di alta qualità ha suscitato l’interesse di Yara, azienda norvegese tra i leader nel settore dei fertilizzanti.
L’impegno di Yara, per poter espandere ulteriormente la sua offerta nel settore, promuovere un nuovo approccio all’agricoltura rigenerativa e migliorare lo stato di salute del suolo, ha portato all’acquisizione del business di Agribios Italiana. Mixando l’esperienza e il know-how di Agribios nei fertilizzanti organici e organo-minerali di alta qualità con i propri, Yara può così soddisfare le esigenze sempre in evoluzione degli agricoltori europei. Con 60.000 tonnellate prodotte nel 2022, Agribios Italiana detiene una quota di mercato del 10% circa del mercato dei fertilizzanti organici in Italia.
“Siamo entusiasti di dare il benvenuto ad Agribios nella famiglia Yara – ha dichiarato Monica Andrés Enriquez, Vicepresidente esecutivo per l’Europa di Yara -. Questa acquisizione riflette il nostro impegno nel preservare e migliorare ulteriormente la salute del suolo, contribuendo a far crescere un futuro alimentare positivo per la natura. Ampliando il nostro portfolio di prodotti per la nutrizione delle culture in Italia, possiamo continuare a supportare gli agricoltori nella valorizzazione di ogni nutrimento”.
Utilizzati in maniera combinata, i nutrimenti organici e minerali migliorano la salute del suolo, l’impiego delle risorse, aumentano l’efficienza nell’uso e la resistenza delle culture ai cambiamenti climatici.
“Siamo orgogliosi di unire le forze con Yara. – ha dichiarato Giovanni Ravagnan, CEO di Agribios Italiana – Questo è un momento fondamentale per Agribios Italiana, in quanto potremo portare la nostra esperienza nei fertilizzanti a base organica sulla scena europea. Siamo impazienti di intraprendere questa nuova avventura che segnerà un ulteriore sviluppo, proprio nell’anno del nostro 50° anniversario. La nuova sfida che ci attende è quella di sostenere sia gli agricoltori bio che quelli tradizionali in Europa, fornendo loro prodotti che migliorano la qualità delle loro colture e dei terreni stessi”.