Alla Corneliani l’ultima giornata lavorativa non ha visto una festa di auguri, ma un’assemblea sindacale

Corneliani, prevale l'ottimismo. Brandazza nuovo ad dell'azienda. Il 13 dicembre l'incontro tra vescovo e rappresentanti dei lavoratori

MANTOVA – L’ultima giornata lavorativa del 2019 per i dipendenti della Corneliani non ha visto come gli scorsi anni la festa aziendale con tanto di premiazioni, ma un’assemblea sindacale indetta dalle sigle Filctem CGIL e Femca Cisl per fare il punto della situazione, per discutere dell’attesa per l’esito di domani, ma anche per leggere insieme la lettera di auguri del Vescovo, e mangiare una fetta di Pandoro e Panettone.

“Nelle scorse settimane – spiega una nota pubblicata sui social – abbiamo spiegato all’azienda che quest’anno i lavoratori non avevano nulla da festeggiare. Per questa ragione, come in tutti gli ultimi mesi, ci siamo presi -da soli- i nostri spazi e il microfono”.

“Perchè quel poco da festeggiare – continua la nota congiunta tra Filctem CGIL Mantova e FEMCA Cisl Asse del Po – siamo noi: la nostra energia di questi mesi, la nostra voce, la nostra lotta,la nostra solidarietà. Festeggiamo i legami e le amicizie, la nostra compattezza nella mobilitazione, l’impegno collettivo da portare anche nel 2020: fino infondo, finchè non ci sarà un lieto fine”.

Il ringraziamento al Vescovo per la lunga lettera e l’invito ad averlo ospite in azienda a gennaio, i ringraziamenti a tutti coloro che hanno seguito le vicende dell’azienda e hanno supportato i lavoratori, gli auguri per tutti i lavoratori delle altre aziende in difficolta.

Al termine della nota qualche stralcio della lettera del Vescovo Busca:

“Non rinunciate a festeggiare il Natale tra voi: le vostre amicizie sono una forza di resistenza alla rassegnazione. Non rinunciate festeggiare il Natale con i vostri cari: è l’occasione per testimoniare ai più giovani il coraggio di affrontare e risolvere le difficoltà. Non rinunciate a festeggiare il Natale con voi stessi: il sentimento della dignità è da coltivare , proteggere e garantire, non solo come impegno umano e civile, ma come fedeltà a noi stessi e come un valore che nessuna contrarietà può rubarci”.